Le periferiche SATA nell'ultima creazione di Intel rallentano sensibilmente con il passare del tempo.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 01-02-2011]
Al CES di gennaio Intel ha presentato quella che ha poi ufficialmente definito come "la Seconda Generazione dei processori Core di Intel", ossia i chip basati sull'architettura Sandy Bridge.
Si tratta delle prime CPU che integrano il reparto grafico direttamente all'interno del processore principale e costruite con tecnologia a 32 nanometri.
Ora che sono iniziate le consegne dei primi sistemi, però, è emerso un problema dovuto a un difetto di progettazione: nel tempo, le prestazioni delle periferiche SATA si degradano sensibilmente (ma i dati restano al sicuro).
Dato che in molti sistemi home sono utilizzate solo le prime due (indicate come porta 0 e porta 1), per collegare disco rigido e unità ottica, gli utenti potrebbero non accorgersi del problema finché non aggiungono una terza periferica.
Secondo Intel, i sistemi affetti sono circa 8 milioni e sono quelli distribuiti a partire dal 9 gennaio; di questi soltanto una minima parte è già stata venduta ed è finita nelle mani degli utenti. Inoltre, chi ha un computer Sandy Bridge con porte SATA 3.0 non dovrebbe incontrare il problema.
Le schede madri attualmente in produzione sono già state corrette. Intel intanto ha richiamato tutte le schede già prodotte e assicura la loro sostituzione, preparandosi ad accollarsi una spesa che, alla fine di tutte le operazioni, si aggirerà intorno ai 700 milioni di dollari.
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