Il buco nell'ozono sopra l'Antartide quest'anno è più vasto della media.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 21-10-2011]
Tutti gli anni, durante la primavera antartica, lo strato di ozono che copre la regione polare meridionale si assottiglia.
Si tratta di un fenomeno naturale, scoperto intorno agli anni '80 del secolo scorso, ma che com'è ormai noto è influenzato anche dall'emissione di alcune sostanze tra cui i clorofluorocarburi che, per questo motivo, sono da tempo banditi in molti Paesi.
Secondo i dati pubblicati dal Goddard Space Flight Center della NASA, quest'anno il buco nell'ozono sopra la regione antartica ha raggiunto un'estensione eccezionale: non la maggiore di sempre (nella classifica delle maggiori estensioni è nona) ma comunque di tutto rispetto, ammontando a oltre 26 milioni di chilometri quadrati.
Paul Newman, del Goddard Center, spiega che a causare un buco più vasto della media sono state le temperature più fredde della norma; ciò nonostante, non è il caso di allarmarsi: «sebbene relativamente vasta, l'area del buco dell'ozono di quest'anno è rimasta all'interno dei limiti che ci aspettavamo, considerati i livelli di sostanze chimiche che distruggono l'ozono emesse dall'uomo che continuano a persistere nell'atmosfera».
Tali sostanze, grazie agli sforzi internazionali, stanno diminuendo, ma «vi sono ancora grandi quantità di sostanze che fanno danni» come spiega James Butler, della National Oceanic and Atmospheric Administration.
Secondo i modelli matematici elaborati da NASA e NOAA e basati sulle misurazioni compiute da palloni-sonda e satelliti, lo strato di ozono dovrebbe risanarsi entro la metà di questo secolo ma il buco sopra l'Antartide resisterà altri 20 anni.
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