Tutti riconoscono le potenzialità e i vantaggi della Rete, meno i politici.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 11-11-2011]
È in corso a Trento da giovedì e si chiuderà domani l'edizione 2011 dell'Internet Governance Forum Italia, un'occasione per fare il punto sullo sviluppo della Rete nel nostro Paese.
Considerata la situazione complessiva dell'Italia per quanto riguarda l'utilizzo di Internet (basti pensare all'infinita questione della NGN, la rete in fibra ottica di cui si parla ormai da tempo), il convegno era atteso da più parti quale occasione per risollevare il problema.
Di quest'avviso è per esempio Stefano Rodotà, il quale spera che «i tre giorni di incontri possano risvegliare una certa cultura politica nazionale finora sorda all'importanze dell'ICT (Information and Communication Technology) e che quando ha cercato di occuparsene l'ha fatto in modo sbagliato come con il recente decreto che ha posto norme censorie su siti e blog, portando al blocco di Wikipedia, creando imbarazzo per il Paese in tutto il mondo».
Gli argomenti del Forum sono raggruppati in quattro macrocategorie - tecnologia e ricerca, società e cultura, diritti e doveri, economia e condivisione che racchiudono tutti gli argomenti di cui è ormai prioritario discutere per approfittare dei vantaggi offerti dalla Rete, e che l'Italia sembra ancora restia a comprendere e sfruttare. L'articolo continua qui sotto.
A Trento è anche intervenuto Rick Falkvinge, fondatore del partito pirata svedese, il quale ha ricordato che «sono ormai 50 i Paesi nel mondo dove sono sorti i partiti pirata per l'affermazione di Internet libero da copyright e da licenze di software. Anche in Italia esiste dal 2008 il partito pirata e sta avanzando. Anche se l'Italia è un caso speciale perché il rapporto tra media e politici è simbiotico, e i vecchi politici non capiscono il movimento».
«Ci sono politici» - continua Falkvinge - «che si fanno stampare le e mail dalla segretaria e non vanno mai su Internet. La rete ha liberato un enorme potenziale che sarà utilizzato al massimo a mano a mano che le vecchie generazioni, che hanno usato il potere soprattutto dei media, scompariranno».
«Ci sono due modi» - ha concluso il "pirata" svedese - «di usare il monopolio di Internet: in modo negativo, con l'obbligo di acquisto di licenza di software, oppure positivo, con l'open source, come Linux e Wikipedia».
Gli eventi dell'IGF 2011 si possono seguire in streaming in diretta sul sito ufficiale.
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