Come difendersi da un attacco di zombie

In Canada si invitano i cittadini a stare sul chi vive per fronteggiare un'invasione di morti viventi. [Video]



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 30-05-2012]

z.a.

«Non crediamo probabile che uno zombie bussi alla vostra porta ma pensiamo che se siete pronti ad affrontare gli zombie sarete pronti a superare qualunque catastrofe naturale».

È questa la sostanza della campagna pubblicitaria - indubbiamente al limite della "bufala" ma senz'altro efficace - messa in campo dall'altra parte dell'Atlantico, a opera della provincia canadese della Columbia Britannica. L'articolo continua qui sotto.

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Come ti comporti quando ricevi una "bufala" via email?
A costo di cancellare anche avvisi potenzialmente veri, straccio tutto appena arriva.
Li leggo e inoltro solo quelli che ritengo potenzialmente veri, ma all'atto pratico non me ne curo.
Inoltro quelli veri e ne seguo le indicazioni.
Ma quali bufale? Ho appena vinto 1.000.000 di euro rispondendo a una email.
Io stesso ho messo in circolazione qualche bufala.

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Tutto ciò serve a promuovere il sito internet creato per sensibilizzare la popolazione sui rischi di alluvioni, inondazioni, incendi, terremoti e disastri in generale.

Il richiamo alle aggressioni dei "morti viventi" non è dunque che un modo divertente di istruire gli abitanti su come premunirsi contro eventuali catastrofi ed eventualmente come affrontarle.

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Commenti all'articolo (1)

Sì, sì, possiamo anche sorridere. Però da loro, i terremoti che arrivano fino a 7,5 Ml e sono frequentissimi come da noi, non hanno mai fatto vittime, se non per gente che è morta di infarto. Lì fanno un esercitazione nazionale all'anno (l'esercitazione la fanno anche i cittadini, eh), non costruiscono con sabbia di mare, non hanno il... Leggi tutto
31-5-2012 20:04

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L'app che permette di noleggiare un'autovettura direttamente dallo smartphone è molto contestata dai tassisti.
Non è necessario introdurre nuove regole per l'app. I tassisti hanno torto, perché il mondo si evolve ma loro ragionano come se Internet non esistesse, difendendo ciecamente la loro casta (che ha goduto di fin troppi privilegi negli ultimi anni).
I tassisti dovranno adeguarsi e mandare giù il boccone amaro, anche se un minimo di regolamentazione per l'app è necessaria.
L'app non va vietata del tutto, ma va limitata in modo pesante così da poter salvaguardare le esigenze dei tassisti.
L'app va completamente vietata: i tassisti hanno ragione a protestare, perché Uber minaccia il loro lavoro e viola leggi e regolamenti.
Non saprei.

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