Usa, centomila firme per lo sblocco legale degli smartphone

La Casa Bianca ora deve rispondere ufficialmente a quanti chiedono che lo sblocco dei cellulari torni a essere legale.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 23-02-2013]

sblocco telefoni legale

Nel 2010, un intervento del Copyright Office e del Librarian of Congress aveva deciso che lo sblocco dei cellulari - negli USA è normale acquistare telefoni legati esclusivamente a un operatore - non poteva essere considerata illegale né contraria al DMCA, come invece sosteneva per esempio Apple.

Il problema è che l'esenzione dal DMCA non era mai stata resa permanente e pertanto, nonostante l'intervendo della EFF, nell'ottobre del 2012 è scaduta: in tal modo, lo sblocco è tornato a essere illegale.

I sostenitori dello sblocco legale, però, non si sono arresi e per far sentire le proprie ragioni hanno deciso di adoperare un mezzo messo a disposizione dalla Casa Bianca non troppo tempo fa: il sistema di petizioni online We The People.

Tale strumento prevede che se una petizione raggiunge le 100.000 firme nel primo mese di attività, la Casa Bianca debba poi dare una risposta ufficiale a quanto chiesto dai firmatari: non necessariamente deve dare loro ragione, ma almeno deve fornire una spiegazione motivata del perché quanto richiesto non è possibile (così da chiarire ai cittadini, per esempio, perché mai non sia consigliabile costruire la Morte Nera, domanda che ha meritato risposta perché, prima che essa venisse posta, il limite era di 25.000 firme).

La petizione per chiedere il ritorno alla legalità dello sblocco ha raggiunto l'obiettivo e, al momento in cui scriviamo, ha superato le 107.000 firme.

Sondaggio
Gli aspetti peggiori del mercato della telecomunicazione mobile sono:
Tariffe incomprensibili
Concorrenza tra operatori solo di facciata
Cellulari troppo complessi
Mancanza di offerte adatte alle vere necessità
Offerte tecnologiche superflue e costose

Mostra i risultati (3473 voti)
Leggi i commenti (8)

Il motivo è spiegato nella petizione stessa: acquistare un telefono bloccato e non poterlo sbloccare rappresenta un costo non indifferente per chi viaggia all'estero, dato che non può sottoscrivere un piano con una compagnia telefonica locale e adoperarlo con il proprio telefonino.

Ciò si traduce in una limitazione della scelta dei consumatori e in una riduzione del valore dei cellulari, qualora il proprietario decidesse di rivenderli.

Il raggiungimento della quota significa che a questo punto la Casa Bianca deve rispondere alla richiesta di rendere permanente l'esenzione dal DMCA: non resta che aspettare la risposta.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (ultimi 5 di 6)

In USA vengono venduti dai telephone providers con abbonamento: Tmobile, AT&T, etc. Leggi tutto
27-2-2013 19:39

Zeus, vorresti dire che alcuni modelli vengono venduti solo in versione Sim Lock e non c'è possibilità di acquistare la versione libera in un negozio qualsiasi ?
25-2-2013 07:59

Il fatto è che non hai alternativa: se è bloccato è bloccato, non puoi scegliere di comprarlo sbloccato in un altro negozio pagandolo di più.
25-2-2013 07:48

Ma quando uno acquista un cellulare bloccato negli USA lo paga di meno? Se costa di meno ... beh uno ha accettato di averlo bloccato per pagarlo di meno. Se invece costa uguale, allora piuttosto che comprarlo bloccato e poi sbloccarlo, allora tanto vale comprarlo (negli USA o all'estero) già sbloccato allo stesso prezzo.
24-2-2013 23:17

In USA, almeno, chiedono perchè non si costruisce la Morte Nera. In Italia, solo per leggere le richieste, ci vorrebbe coraggio. :lol: :shock:
24-2-2013 01:04

La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
Quali sono i rischi maggiori del cloud computing?
Distributed Denial of Service (DDoS): cresce l'impatto dei tempi di indisponibilità di un sito web, che possono costare perdite di milioni di euro in termini di introiti, produttività e immagine aziendale.
Frode: perpetrata da malintenzionati con l'obiettivo di trafugare i dati di un sito e creare storefront illegittimi, o da truffatori che intendono impadronirsi di numeri di carte di credito, la frode tende a colpire - prima o poi - tutte le aziende.
Violazione dei dati: le aziende tendono a consolidare i dati nelle applicazioni web (dati delle carte di credito ma anche di intellectual property, ad esempio); gli attacchi informatici bersagliano i siti e le infrastrutture che le supportano.
Malware del desktop: un malintenzionato riesce ad accedere a un desktop aziendale, approfittandone per attaccare i fornitori o le risorse interne o per visualizzare dati protetti. Come il trojan Zeus, che prende il controllo del browser dell'utente.
Tecnologie dirompenti: pur non essendo minacce nel senso stretto del termine, tecnologie come le applicazioni mobile e il trend del BYOD (bring-your-own-device) stanno cambiando le regole a cui le aziende si sono attenute sino a oggi.

Mostra i risultati (1372 voti)
Aprile 2024
L'algoritmo di ricarica che raddoppia la vita utile delle batterie
Hype e Banca Sella, disservizi a profusione
Falla nei NAS D-Link, ma la patch non arriverà mai
La navigazione in incognito non è in incognito
Le tre stimmate della posta elettronica
Amazon abbandona i negozi coi cassieri a distanza
Marzo 2024
Buone azioni e serrature ridicole
Il piano Merlyn, ovvero la liquidazione di Tim
Falla nelle serrature elettroniche, milioni di stanze d'hotel a rischio
L'antenato di ChatGPT in un foglio Excel
La valle inquietante
La crisi di Tim e la divisione sindacale
La fine del mondo, virtuale
WhatsApp e Messenger aprono agli altri servizi di chat
Permainformatica
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 18 aprile


web metrics