Un vademecum per la pacifica convivenza, dalle telecamere di sorveglianza a ciò che si può affiggere in bacheca.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 11-10-2013]
È lungo una trentina di pagine il vademecum pubblicato dal Garante per la privacy nel tentativo di mettere un po' d'ordine su che cosa è lecito e che cosa invece va evitato, per quanto riguarda la gestione dei dati personali, all'interno di un condominio.
Si tratta di una lettura istruttiva che ha l'intento di porre fine ad anni di incertezze su diverse questioni - come l'installazione delle telecamere di videosorveglianza - e proteggere le informazioni più delicate relative ai diversi condomini.
Nello stendere il documento, l'Autorità ha dovuto tenere conto delle esigenze di trasparenza nella gestione e quelle di protezione della privacy: così, per esempio, il Garante spiega che non si può appendere in bacheca l'elenco dei condomini morosi, ma in compenso è possibile conoscere la situazione dei vicini per quanto riguarda le spese comuni facendo richiesta diretta all'amministratore, poiché «prevale il principio della trasparenza».
Anche l'amministratore, d'altra parte, deve stare attento a ciò che scrive e conserva: l'utilizzo dei dati personali deve essere limitato a quelli strettamente necessari.
Nell'elenco dei condomini ci possono essere nome e cognome, o il computo dei millesimi, ma non indicazione personali che possano far dedurre informazioni sulle abitudini o le situazioni dei singoli, come «va in vacanza a giugno», «non paga una bolletta da due anni» o «single».
Ancora: le telecamere si possono mettere, ma soltanto se puntate sulla porta di casa di chi ne ha richiesta l'installazione, e le registrazioni devono essere conservate - in modo sicuro - per non più di 48 ore.
Il vademecum affronta anche tutte le modifiche introdotte lo scorso giugno con la riforma approvata dal Parlamento con la legge 220/2012.
«È davvero importante» - ha spiegato il presidente dell'Autorità, Antonello Soro - «garantire un giusto livello di riservatezza nei rapporti condominiali e tra vicini di casa nella vita di ogni giorno. Bisogna fare in modo, però, che la tutela della privacy non sia usata come pretesto per limitare la trasparenza nella gestione condominiale, omettendo dati che tutti i condomini devono poter conoscere».
Il vademecum del Garante è disponibile a questo indirizzo.
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