Il biografo ufficiale svela i segreti della leadership del fondatore di Apple.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 19-05-2014]
Nel corso della sua vita - e anche dopo la sua morte - Steve Jobs è stato amato, è stato odiato, ma soprattutto è stato invidiato per la capacità che aveva di ideare prodotti in grado di affascinare le persone.
Poco importava se l'idea esisteva già, o se c'erano dispositivi che svolgevano la medesima funzioni: sono stati quelli immaginati da Jobs ad accendere il desiderio negli utenti. L'idea di tablet esisteva anche prima che l'iPad diventasse realtà; eppure è stato solo dopo il suo lancio che questo mercato è decollato.
È ovvio che, con queste premesse, ci siano moltissime persone che sognano di essere un nuovo Steve Jobs. Per tutti questi sognatori, che sperano di trovare il segreto del successo in un manuale, Walter Isaacson ha scritto Steve Jobs. Lezioni di leadership.
Isaacson è il giornalista che ha scritto la biografia ufficiale e autorizzata del fondatore di Apple e che dalla frequentazione con Jobs ha ricavato questa nuova fatica: una specie di "bigino" del manager che tutti vorrebbero essere.
In poco più di 100 pagine sono raccolti 14 consigli, riassunti in una frase breve e facilmente memorizzabile, accompagnati da aneddoti ed episodi accaduti durante la gestione di Apple da parte di Steve Jobs.
Molte delle indicazioni presenti nel libro sono note: il modo particolare di fare che Jobs aveva - dalla cura maniacale del prodotto, ponendo in primo piano l'esperienza e le sensazioni dell'utente fino al carattere scontroso e accentratore - non è certo un mistero.
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Il tutto però è condensato in pillole come «Concentrarsi e semplificare», una frase utilizzata come guida nello sviluppare interfacce e prodotti, facendo sì che siano questi ad adattarsi all'utente e ad anticipare le sue esigenze anziché il contrario.
Non mancano poi né «Circondati solo dei migliori», principio che si traduceva in incontri velati da un'aura di mistero come quello con i Top 100, né «Mantieni il controllo dell'intero processo di creazione del prodotto», cosa che chiunque abbia lavorato in Apple testimonia.
Eppure, Jobs era conscio dell'importanza che ha una buona idea, indipendentemente da chi poteva averla: per questo raccomandava di «Favorire il faccia a faccia», perché il confronto facesse germinare le idee. È questa in fondo l'idea intorno alla quale si sta costruendo l'intera nuova sede di Apple.
Il citatissimo «Stay hungry, stay foolish» si affianca alla raccomandazione di «Coniugare discipline classiche e scientifiche», oltre che alla convinzione di dover «plasmare la realtà» con il prodotto.
Dopotutto, se il prodotto è buono, anzi "perfetto", il resto verrà da sé. Anche il successo: Jobs - spiega Isaacson - raccomandava «Attribuisci valore al prodotto», «Punta alla perfezione», «Mantieni la visione generale senza dimenticare i dettagli» e «Pensa ai prodotti prima che ai profitti», ed è sarebbe proprio questo voler tendere verso il prodotto perfetto, anziché verso un bilancio florido, il segreto più profondo dei risultati raggiunti.
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