Nasce Rooms, l'app per creare stanze virtuali tematiche in cui chiacchierare con gli amici.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 25-10-2014]
C'erano una volta le chat room, luoghi virtuali di incontro in cui scambiarsi messaggi di testo e apparsi sin dagli albori di Internet; oggi non sono scomparse, ma hanno subito un ridimensionamento causato dall'apparizione di forum, blog e social network.
Proprio il più popolare di questi ultimi, Facebook, è però il responsabile del loro ritorno in una nuova veste, creata appositamente per iPhone: Rooms.
Rooms è stato sin da subito accolto come un clone di Snapchat, ma in realtà è qualcosa di abbastanza diverso.
L'app consente infatti di creare delle piccole "stanze" tematiche virtuali in cui pubblicare messaggi, foto e video, utilizzando per ciascuna un diverso nome utente e una diversa identità.
Come funzionamento, ricorda molto quello di un forum, soltanto ottimizzato per un dispositivo mobile: è possibile indicare dei moderatori per ogni stanza, mettere dei post in evidenza, stabilire delle regole, impostare dei limiti di età e cacciare gli utenti indesiderati.
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Non mancano le possibilità di personalizzazione, come l'impostazione di uno sfondo, e ovviamente è presente un tasto Mi piace per indicare il proprio apprezzamento verso un post; tuttavia non ci sono connessioni esplicite con Facebook, né è richiesto l'uso delle credenziali del social network per adoperare Rooms.
Insomma, Rooms sembra riunire in sé il funzionamento delle chat, dei forum e dei siti come Reddit, nei cui vari "canali" tematici si trattano diversi argomenti. Non è realmente una chat anonima, come si sente dire da chi forse è rimasto colpito dal fatto che, a differenza di Facebook, Rooms non è pensata per utilizzare il proprio nome e il proprio cognome.
Per partecipare a una stanza che ancora non esiste occorre essere invitati. L'invito si manda attraverso un QR Code che viene spedito tramite messaggio e decodificato grazie all'accesso alla galleria che Rooms richiede per poter essere utilizzata.
Ovviamente è anche possibile stampare il QR Code e renderlo pubblico come già avviene in molti casi, per esempio, sui manifesti pubblicitari.
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