Nel 2050 provocheranno più morti del cancro.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 13-12-2014]
Il problema della resistenza agli antibiotici è un fenomeno conosciuto e legato all'abuso che spesso si fa di questi medicinali.
La sua portata, però, è probabilmente sottovalutata dai più.
Una recente analisi, presentata dall'economista Kim O'Neill, mostra come l'impatto di questo fenomeno sia grave già oggi, e come possa diventare devastante entro poco più di trent'anni.
O'Neill mostra come ogni anno 700.000 persone muoiano in tutto il mondo a causa di "super-batteri" che sono diventati resistenti agli antibiotici; le sue analisi svelano però come questo numero, già impressionante, non sia nulla paragonato a quello delle morti previste per il 2050: ben 10 milioni di persone. Attualmente, il cancro uccide 8,2 milioni di persone l'anno.
In quanto economista, O'Neill presenta subito il conto di tutto ciò, e lo fa con un'intervista alla BBC in cui afferma che l'economia mondiale si contrarrà, a causa delle morti, di una percentuale compresa tra il 2% e il 3,5%; in dollari, si tratta di "bruciare" 100 bilioni di dollari, 35 volte più del PIL del Regno Unito (pari a "soli" 3 bilioni di dollari l'anno).
Il fenomeno colpirà tanto Europa e Stati Uniti - dove attualmente ci sono almeno 50.000 decessi l'anno dovuti ai "super-batteri", numero da moltiplicare per 20 entro il 2050 - quando i Paesi in via di sviluppo.
«In Nigeria, entro il 2050, più di una morte su 4 sarà causata da infezioni antibiotico-resistenti, mentre in India si potrebbero perdere 2 milioni di vite in più ogni anno» afferma O'Neill.
Il team dell'economista sta ora lavorando a un piano che possa prevenire questo scenario; tra i suggerimenti allo studio c'è un cambio nelle politiche dell'uso degli antibiotici, lo sviluppo di nuovi farmaci e la necessità di coordinare gli sforzi a livello internazionale per far fronte alla minaccia.
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