Impressioni d'uso

In prova: Homido Virtual Reality Headset.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 20-08-2015]

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In prova: Homido Virtual Reality Headset

Il principio su cui si basa Homido è la presenza di due lenti di ingrandimento (una per occhio) che ingrandiscono le immagini, visualizzate sdoppiate sullo schermo del dispositivo; in questo modo si dà la sensazione di immersione nel contenuto e si crea un effetto di tridimensionalità.

Come accennato prima, la risoluzione minima per avere un risultato ottimale è di 1.080x1.920 pixel; al di sotto di questa si cominciano a notare gli stessi pixel che compongono i colori dello schermo.

Abbiamo inoltre provato Homido con dispositivi di dimensioni differenti ai limiti della compatibilità: un vecchio iPhone 5, il cui schermo di 4 pollici è al limite delle dimensioni minime consigliate; un Samsung Galaxy Note 3, dotato di schermo da 5,7 pollici, ovvero il limite superiore; e un LG G3 S con display da 5 pollici, ovvero la dimensione ottimale.

Con un display di dimensioni inferiori al minimo consigliato (per esempio un iPhone 4 da 3,5 pollici) si riesce ancora a utilizzare il dispositivo, incappando qualche volta nella possibilità che lo smartphone esca dall'alloggiamento e finisca contro le lenti; ma se la risoluzione è sufficiente si ha comunque un buon risultato.

homido

Con display molto grandi al contrario non c'è rischio che il telefono si sposti ma le dimensioni non permettono di posizionare correttamente il telefono e una piccola parte dello schermo resta tagliata fuori: già col Galaxy Note 3 da 5,7 pollici l'effetto si nota leggermente.

Esistono moltissime applicazioni per la realtà virtuale e moltissimi giochi; lo svantaggio è che possono causare qualche mal di testa, dato che si continua a muovere la testa.

Sicuramente l'utilizzo più interessante è la visualizzazione di foto e video a 360 gradi, che rendono l'esperienza della realtà virtuale molto coinvolgente.

Inoltre per come è fatto il prodotto non è possibile toccare lo schermo dopo aver inserito il telefono nel visore: questo pregiudica tutti gli utilizzi che prevedono un frequente tocco dello schermo, se non si dispone di un telecomando o controller esterno. Invece una semplice immagine o un video non necessitano ulteriore interazione con lo schermo, una volta aperti. Soltanto tramite Android è anche possibile lo streaming di giochi dal PC.

Sicuramente un'esperienza divertente è fare da spettatori e osservare "da fuori" un utente del visore muovere la testa per guardarsi intorno e ascoltarne i divertiti commenti.

L'articolo prosegue dopo il filmato con la tabella delle specifiche tecniche e il giudizio della redazione.

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Specifiche tecniche e giudizio della redazione

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Edoardo Prandin

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