LinkedIn, 13 milioni di multa per spam

La piattaforma deve risarcire gli utenti, asfissiati dagli insistenti inviti via email a connettersi con gli altri iscritti.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 08-10-2015]

linkedin spam 13 milioni

Anche se ama definirsi "rete professionale", LinkedIn è invadente come e più di qualsiasi altro social network e la funzionalità Aggiungi collegamenti è la miglior prova di ciò.

Quando ci si iscrive a LinkedIn, questi chiede ai nuovi membri di poter accedere ad altri account, come quello email, per individuare nuovi contatti già presenti sul social network con i quali stabilire delle connessioni.

Così LinkedIn invia a nome dei neo-utenti delle email con le quali invita i contatti degli utenti stessi a dare il proprio assenso alla connessione tra i profili; se poi non riceve risposta, invita altri due messaggi di sollecito, a una certa distanza l'uno dall'altro, prima di desistere.

A molti utenti americano questo comportamento non è piaciuto; anzi, l'hanno considerato lesivo della privacy e nel 2013 hanno iniziato una class action contro la piattaforma, rea di aver usato a loro insaputa i contatti email per inviare messaggi considerati alla stregua del peggiore spam.

Il giudice chiamato a valutare la questione ha stabilito innanzitutto che, però, sono gli utenti stessi a concedere a LinkedIn il permesso di usare l'account email per inviare i messaggi iniziali di invito.

Sondaggio
Quali tra questi tuoi dati personali sono pubblici sui social network (chiunque può vederli e non solo i tuoi amici)?
Solo il mio nome per intero e la foto del profilo
In teoria tutto, non mi preoccupo delle impostazioni per la privacy
Nome completo, foto e post
Nome completo, foto, status, geolocalizzazioni e check-in
Non ci ho mai pensato

Mostra i risultati (1095 voti)
Leggi i commenti (12)

Lo stesso giudice ha tuttavia altresì deciso che sono le due email successive a costituire un problema: per queste, infatti, LinkedIn non ha chiesto alcun permesso aggiuntivo, presumendo ingenuamente che quello dato inizialmente fosse sufficiente, e sbagliando.

I due messaggi sono stati considerati spam dal giudice e le pratiche del social network lesive della privacy degli utenti, i quali hanno ora diritto collettivamente a un risarcimento di 13 milioni di dollari; anche i destinatari delle email promemoria possono mettersi in file per ricevere il proprio risarcimento.

Ovviamente, maggiore sarà il numero degli utenti che faranno richiesta di risarcimento minore sarà l'ammontare del risarcimento stesso; se scenderà al di sotto dei 10 dollari, LinkedIn dovrà aggiungere altri 750.000 dollari ai 13 milioni già stanziati.

Al di là dell'esborso di denaro, il social network si impegna a offrire agli utenti un modo per evitare l'invio dei solleciti tramite email.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (3)

Adesso sto rompiballe di LinkedIn quando mi presenta la possibilità di accettare un invito mi continua a stressare perché in più io gli comunichi un indirizzo email dal quale prendere gli account di posta da spammare.
11-10-2015 21:51

Concordo, decisamente troppo poco...
10-10-2015 14:55

{valeriojunio}
poco mi sembra di aver già dato commenti simili relativi a linkedin, che oltre a fare spam della peggiore specie si diletta nel COMMERCIO DI DATI PERSONALI in barba a tutte le leggi
9-10-2015 11:36

La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
Per quale servizio collegato a un prodotto per la smart home saresti più disposto a pagare fino a 15 euro al mese?
Lo scongiurare dei guasti dei prodotti smart, per esempio lavastoviglie, connettendoli ai fabbricanti, in modo da identificarli e anticiparne qualsiasi problema.
Collegamento alla compagnia assicuratrice che interviene in caso di allagamento, intrusione o allarme quando non sono in casa.
Assistenza nella vita di tutti i giorni per gli anziani.
Collegamento dei dati relativi alla salute al medico o al reparto ospedaliero per il monitoraggio dei parametri vitali chiave.
Collegamento alla società di sicurezza che intervenga quando l'allarme si spegne.
Nessuno di questi

Mostra i risultati (1325 voti)
Giugno 2025
La macchina del caffè che fa a meno del serbatoio: estrae l'acqua dall'umidità dell'aria
In realtà i produttori fanno un favore agli utenti!
Il DNS europeo che promette di tutelare i dati personali
Guarda film pirata? Rischi fino a 5.000 euro di multa
Il Q-day è vicino
OneDrive: app e siti possono accedere a tutto il cloud
Windows 11, ennesimo aggiornamento che blocca l'avvio del PC
Maggio 2025
Il cripto-ladro è nella stampante e ruba un milione di dollari
Amazon, la IA ha trasformato la programmazione in una catena di montaggio
Lidar nelle auto: utile per la guida, letale per le fotocamere
Azienda IA in tribunale per il suicidio di un adolescente
Non è proprio legale... ma le sanzioni sono irrisorie
Pirateria, multati in Italia anche gli utenti finali
Bancomat da attivare e complessità digitale
Un ''diritto a riparare'' piccolo, virtuoso e originale
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 12 giugno


web metrics