Nuove tecniche e sperimentazioni per un vaccino efficace.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 18-05-2016]
Nel solo 2015, 214 milioni di persone hanno contratto la malaria e oltre 400.000 sono morte a causa della malattia.
Dopo decenni di tentativi, le speranze di debellare questa piaga ora risiedono in un nuovo vaccino sperimentale, chiamato PfSPZ: nella prima fase della sperimentazione ha già permesso di ottenere risultati incoraggianti, evitando che il 55% del campione, composto da persone morse da zanzare portatrici del protozoo della malaria, sviluppasse la malattia.
Si tratta della percentuale più alta mai raggiunta con qualunque vaccino, e per alcuni dei candidati alla sperimentazione la protezione fornita da questa soluzione è rimasta attiva per un anno.
Una delle difficoltà che rendono tanto complicata la creazione del vaccino sta nel fatto che sono ben cinque le specie di protozoi in grado di trasmettere la malaria. Appartengono tutte al genere Plasmodium, ma presentano ciascuna caratteristiche diverse e le proteine che li compongono sono molto variabili.
I vaccini adoperati tradizionalmente sono realizzati adottando un approccio ibrido: sono composti non soltanto da parti del parassita (generalmente il Plasmodium falciparum, ritenuto responsabile della metà dei casi mondiali di malaria) ma anche da altri elementi, come il virus dell'epatite B, che aiutino a scatenare una risposta da parte del sistema immunitario.
Domotica, le esigenze reali | ||
|
Il vaccino PfSPZ segue invece un approccio più "datato": i ricercatori hanno infatti scelto di adoperare interamente il parassita Plasmodium falciparum, iniettandolo vivo ma dopo averlo indebolito con le radiazioni. In questo modo si ha a disposizione un protozoo metabolicamente attivo, che il sistema immunitario può riconoscere e attaccare, ma incapace di riprodursi.
«Ormai è chiaro che somministrare per via endovenosa il vaccino PfSPZ conferisce una protezione a lungo termine, risultato che non si riesce a ottenere con gli altri vaccini attualmente utilizzati» spiega il dottor Robert Seder, capo dei ricercatori.
L'obiettivo è riuscire a migliorare ulteriormente il vaccino, così da fornire una protezione ancora maggiore, e diffonderne l'uso insieme alle soluzioni già adottate per la prevenzione, come le zanzariere da applicare ai letti.
«La malaria è tuttora una delle malattie più devastanti al mondo, soprattutto tra i bambini piccoli dell'Africa» ricorda Anthony Fauci, direttore del National Institute of Allergy and Infectious Diseases.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News
ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita.
Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui
sotto, inserire un commento
(anche anonimo)
o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA |
|
|
||
Tu e Zeus News | ||
|