[ZEUS News - www.zeusnews.it - 30-06-2024]
C'è un paese che ha 26 milioni di abitanti e circa trenta siti Internet in tutto. È la Corea del Nord, dove pochissime persone possono usare Internet e quelle poche possono farlo solo per un'ora per volta e devono avere accanto qualcuno che approva la loro attività ogni cinque minuti, secondo le testimonianze raccolte da Wired.com.
Gli studiosi che scandagliano la minuscola presenza Internet di questo paese hanno scoperto una stranezza: degli animatori nordcoreani collaborano di nascosto alla produzione di serie televisive animate di Amazon e Max, eludendo le sanzioni internazionali e portando valuta estera preziosa al governo locale.
La scoperta è stata fatta grazie a un errore delle impostazioni di sicurezza di un sito nordcoreano, come descritto dettagliatamente in un rapporto liberamente scaricabile presso 38north.org. L'errore permetteva a chiunque, anche senza password di accesso, di osservare il traffico di dati su questo sito, che era un server per servizi cloud, uno dei tanti usati per lo scambio di dati dagli utenti informatici nordcoreani, che normalmente non hanno accesso diretto a Internet.
Tenendo d'occhio questo server maldestramente esposto, i ricercatori hanno notato che ogni giorno vi compariva una serie di file che includevano bozzetti e istruzioni particolareggiate di lavorazione non per armi o per altre cose tipicamente associate al governo nordcoreano, ma per cartoni animati, comprese serie popolari come Invincible di Amazon o Octonauts della BBC e molte altre.
A quanto pare, insomma, le case di produzione occidentali, a furia di subappaltare i progetti, finiscono per affidarsi a fornitori cinesi, che a loro volta subappaltano a ditte nordcoreane, aggirando così le sanzioni internazionali che vietano collaborazioni di questo tipo. Queste case di produzione dicono di essere inconsapevoli di questa situazione.
Lo scopo, secondo gli esperti osservatori dell'Internet nordcoreana, è portare soldi nelle casse dello stato e finanziare le sue ambizioni militari. Si sapeva già che i criminali informatici del paese usano attacchi legati alle criptovalute per guadagnare denaro per il regime e che gli informatici nordcoreani si fanno assumere dalle aziende statunitensi e di altri paesi come lavoratori remoti fingendo di essere giapponesi (Japan Times) o cinesi (Treasury.gov) e poi girano i propri compensi al governo. Ora salta fuori che guardando un cartone animato su Amazon c'è il rischio di finanziare le armi di una dittatura. Viviamo decisamente in tempi interessanti e surreali.
Fonte aggiuntiva: Ars Technica.
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