[ZEUS News - www.zeusnews.it - 23-07-2025]
Amazon ha annunciato l'acquisizione di Bee, una startup di San Francisco che produce un "braccialetto intelligente" da 49,99 dollari: all'apparenza è simile a un Fitbit, ma ha funzionalità avanzate di intelligenza artificiale generativa. Il dispositivo è capace di trascrivere le conversazioni in tempo reale: resta in ascolto per tutto il giorno ed è in grado di generare riepiloghi delle attività condotte durante la giornata.
Il braccialetto di Bee si distingue per il suo design minimalista con microfoni integrati: è progettato per essere indossato costantemente. Utilizzando modelli di IA conversazionale, il dispositivo registra e trascrive le interazioni dell'utente: fornisce riepiloghi giornalieri e suggerimenti personalizzati, come liste di cose da fare o promemoria basati sulle conversazioni. A differenza di dispositivi come l'Amazon Halo (ormai dismesso) che monitorava attività fisica, il Bee si concentra sull'IA con l'intento di migliorare la produttività quotidiana, presentandosi quindi come un assistente personale da polso.
Come ricordavamo il dispositivo è sempre in ascolto: una caratteristica che lo rende potente ma potenzialmente controverso per la privacy, sebbene Bee affermi che l'utente ha la possibilità di sospendere l'ascolto in ogni momento.
L'acquisizione segue un periodo di difficoltà per il settore dei dispositivi indossabili. Google acquisì Fitbit per 2,1 miliardi di dollari nel 2021 e ricevette critiche per la gestione del marchio, avendo eliminato funzionalità come la dashboard web e avendo spinto verso un'esperienza "app-centrica". Amazon stessa abbandonò il suo Halo nel 2023, dopo aver fallito nel competere con Apple Watch e, di nuovo, Fitbit. L'acquisto di Bee segnala un rinnovato interesse per il settore ma con una particolare attenzione verso la IA generativa.
Le implicazioni per la privacy sono probabilmente il punto più critico. L'acquisizione di Fitbit da parte di Google aveva già suscitato timori per l'uso dei dati sanitari per pubblicità mirate, nonostante le promesse di Google di non farlo. Amazon, con un passato controverso nella gestione dei dati, sicuramente finirà presto nel mirino. Con la sua capacità di registrare e analizzare conversazioni, Bee potrebbe richiedere garanzie rigorose per rassicurare gli utenti specialmente in Europa, dove le attenzioni verso la privacy sono più forti di quelle negli Stati Uniti.
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Homer S.