Integrato in Windows Backup, consente di abbandonare l'edizione 10 e trasferire dati e impostazioni.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 19-06-2025]
Sono già passati 4 mesi dalla fine del supporto a Windows 10: se non l'hanno già fatto, gli utenti di questo sistema operativo devono iniziare a pensare a come comportarsi se il loro PC non è in grado di eseguire Windows 11. Potrebbero passare a Linux o saltare verso il nuovo macOS 26; oppure comprare un nuovo computer con Windows 11.
In quest'ultimo caso, la seccatura più grande per ogni utente è il trasferimento di tutti i propri dati, impostazioni e applicazioni. Fortunatamente, in vista di questo compito Microsoft ha introdotto la funzionalità Windows Migration, progettata per facilitare il passaggio da Windows 10 a Windows 11. Questa funzione era stata annunciata a maggio e ora è integrata nell'app Windows Backup con il nome Trasferisci le informazioni su un nuovo PC; consente agli utenti di trasferire dati e impostazioni da un vecchio PC Windows 10 a un nuovo dispositivo Windows 11, utilizzando una connessione di rete locale.
Il processo di trasferimento offre un'interfaccia che guida l'utente passo dopo passo. L'applicazione è analoga alle molte app che consentono di trasferire i dati da uno smartphone all'altro. Deve essere avviata su entrambi i computer, i quali devono essere collegati alla stessa rete locale: un codice, generato dal PC di destinazione e da inserire nel PC di origine, serve a stabilire la connessione sicura. Microsoft assicura che dati e impostazioni possono essere trasferiti senza difficoltà; per le applicazioni, invece, il discorso è diverso: quelle che non è possibile spostare andranno installate da capo sul nuovo PC.
Oggi i PC con Windows 10 costituiscono circa il 53,2% della quota di mercato desktop, mentre Windows 11 deve accontentarsi del 43,2%. La necessità di trasferire i propri dati e impostazioni alla fine del supporto a Windows 10 interessa dunque un gran numero utenti. Vedremo se tutti questi intenderanno passare all'ultima versione di Windows o se preferiranno rischiare, restando con Windows 10. O, come dicevamo all'inizio, migrare verso altri lidi.
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