Paolo Gentiloni, braccio destro di Rutelli, è il responsabile comunicazione della Margherita; ha aperto un blog che aggiorna con continuità.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 05-07-2005]
Qualche tempo fa fece scalpore la decisione di Romano Prodi di aprire sul suo sito un blog che poi chiuse dopo breve tempo, in mezzo a molte critiche, facendo concludere a molti che come Premier può andare bene, come blogger no ed , in genere, i politici non possono essere dei buoni blogger perché non hanno il tempo di aggiornarlo con continuità.
Un altro politico del CentroSinista che ricevette molte critiche, dopo aver accesso molte speranze come blogger fu Sergio Cofferati che dopo aver utilizzato intensamente il blog come strumento di campagna elettorale, lo ha, immediatamente, chiuso dopo aver vinto le elezioni comunali di Bologna, deludendo molti che speravano di trovare in lui un Sindaco blogger capace di tenere costantemente un diario ed un dialogo con i cittadini on line.
Chi, per ora, non si è stancato di fare il politico e il blogger è Paolo Gentiloni, braccio destro(anzi braccio sinistro come si autodefinisce) di Francesco Rutelli, responsabile del settore comunicazione del partito della Margherita, componente della Commissione parlamentare di Vigilanza sulla Rai.
ZN: Perché ha aperto un blog?
Gentiloni: "L'ho aperto perché lo ritengo un mezzo di comunicazione straordinario. Estrema semplicità ed enormi potenzialità. Vorrei farne uno strumento di informazione e di dialogo sui problemi dei media".
ZN:Ma si può trovare il tempo per aggiornare un blog, in mezzo ai tanti impegni della politica?
Gentiloni: "Per ora il tempo lo trovo".
ZN: Che giudizio dà del rapporto Internet-politica in Italia?
Gentiloni: "Siamo ancora indietro rispetto agli Stati Uniti, specie per le potenzialità di fund raising attraverso il web (che fu il vero miracolo di Dean). Ma conterà sempre di più e già oggi è decisivo tra i giovani".
ZN: Una domanda che esula dal tema blog: secondo lei il digitale terrestre porterà davvero ad un maggiore pluralismo radiotelevisivo?
Gentiloni: "Con la Legge Gasparri abbiamo avuto meno pluralismo e meno mercato. I protagonisti del digitale terrestre sono i monopolisti della TV analogica. Al sistema televisivo serve più mercato e più digitale (terrestre, ma anche satellite e cavo)"
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