Il nuovo disegno di legge reintroduce sistemi e metodi già bocciati dal parlamento, dalla sospensione della connessione Internet alle sanzioni pecuniarie per chi viola il diritto d'autore.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 08-07-2009]
Il presidente Sarkozy non demorde e continua a sostenere le ragioni delle major. Probabilmente il G8 gli darà l'occasione per mettere a punto strategie di lotta comuni con gli Stati Uniti e con l'Italia.
Eppure c'era stato, un precedente di buon auspicio; quando cioè il tribunale di secondo grado di Parigi aveva definitivamente stabilito che Google non avrebbe dovuto pagare alcunché a Jean-Yves Lafesse.
Il comico francese, sostenuto dai soliti Canal Plus e TF1 Vidéo, lamentava la violazione dei propri diritti di autore a causa della diffusione su Google Video di brani tratti dai suoi DVD; ma - conformemente a quanto già deciso in aprile relativamente a identica citazione effettuata questa volta nei confronti di Daily Motion - i giudici hanno dichiarata infondata sia la domanda milionaria di risarcimento, sia la pretesa di conoscere almeno i nominativi dei presunti "pirati".
Di più, il tribunale ha stabilito che persino gli indirizzi IP, che per altro Google aveva offerto al querelante pur senza fornirne gli identificativi, sono da ritenersi "dati personali" contraddicendo quindi il Presidente Sarkozy, Governo e Parlamento e specialmente l'allora ministro della Cultura già promotore della legge Hadopi.
Nel frattempo il Capo dello Stato, evidentemente poco soddisfatto dei risultati, ha provveduto a rimuoverlo nominando al suo posto un "figlio d'arte", cioè quel Frédéric Mitterrand assai ben visto a sinistra d'oltralpe, anche di quella che a suo tempo si era schierata contro l'approvazione della "teoria dei due schiaffi".
Tuttavia, scottato dei precedenti, stavolta il presidentissimo ha dato mandato di presentare in parlamento il nuovo progetto di legge, già denominato "Hadopi 2", all'attuale Ministro della Giustizia Michèle Alliot-Marie, con alcuni "aggiustamenti" sicuramente in peggio.
Vengono infatti reitrodotti sistemi e metodi già bocciati dal parlamento, in quanto sono nel mirino tutti i sistemi di telecomunicazione, compresi quindi i messaggi di qualsiasi genere e con qualsiasi piattaforma, le email e via dicendo per la durata massima di un anno.
Inoltre viene reintrodotto l'obbligo del pagamento al provider nonostante la sospensione dei servizi internet, in espressa deroga all'art. 121/84 del "codice dei consumatori", e le eventuali spese di disdetta del contratto graveranno esclusivamente sulle spalle di chi ha commesso l'infrazione.
Per finire, l'Hadopi 2 prevede la "possibilità" di una sanzione pecuniaria a tutolo di contravvenzione e il tutto avrebbe dovuto andare in discussione il 20 luglio.
Inopinatamente, e giusto in coincidenza del G8, la nuova legge andrà in discussione due settimane prima e cioè già l'8 Luglio e non è escluso che già uno dei rami legislativi appprovi la normativa prima che termini la conferenza internazionale.
Anche perché, per tacitare la sua parte politica, Mitterrand ha proposto di indire in parallelo una vasta concertazione "con tutte le forze attive della cultura" qualsiasi cosa ciò voglia significare.
"Sono io stesso autore, produttore e regista di cinema e televisione", ha affermato il ministro "e porrò la massima attenzione affinché il progetto di legge passi rapidamente".
Concretamente, il nuovo testo autorizza gli incaricati dell'Haute autorité pour la diffusion des oeuvres et la protection des droits sur internet (Hadopi) a constatare le infrazioni relativamente ai diritti protetti di autori ed editori e a raccogliere i nominativi delle persone coinvolte nei download illegali.
Contro di essi la giustizia si avvarrà di "procedure semplificate" per arrivare alle sanzioni di legge ed è previsto, tramite l'adozione di apposte ordinanze emesse dal giudice penale, il rapido ed efficace contrasto e contenimento dell'illecito, occorrendo davanti al giudice minorile.
A questo punto, inutile rifarsi alla pronunzia del 10 Giugno del Conseil Costitutionnel; occorrerà attendere le (eventuali) modifiche del Parlamento alla proposta di legge e l'esito del prevedibile ulteriore ricorso di costituzionalità; sempre se ci sarà qualcuno che avrà tempo e voglia di presentarlo.
Un po' perché Sarkozy sta cercando di "allisciare" (e non solo in questo frangente) la sinistra socialista; un po' perché "les grandes vacances" incombono e anche i francesi "vanno al mare".
Cosa mostrare, e cosa troveranno al rientro, solo il futuro potrà dirlo; quanto a noi poveretti, vale come al solito la legge di Murphy, anche perché il G8 si preannuncia come una gara a dimostrare chi, tra gl'intervenuti, al momento abbia "gli attributi" più in forma.
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Dangerotto