Antibufala: nigeriana condannata a lapidazione

Avrete probabilmente già sentito dai giornali dell'appello per salvare Safiya Hussaini, una donna nigeriana condannata a lapidazione per adulterio in base alla legge islamica in vigore nel suo paese. Sta circolando ora un appello diverso da quello originale, che invitava a scrivere alle ambasciate nigeriane.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 15-03-2002]

Il nuovo testo invita a compilare un modulo presente in una pagina della Missione permanente della Nigeria presso le Nazioni Unite, invocando libertà per Safiya.

Questa nuova versione contiene una piccola inesattezza, ma per il resto è corretto. Non è vero che, come dice l'appello, "soltanto in queste ultime ore è stato reso noto che Safiya sarà giudicata in appello lunedì prossimo" (ossia il 18 marzo): la data era nota da tempo, come indica il comunicato della trasmissione Rai "Zapping" del 5 marzo 2002.

E' invece vero e valido l'indirizzo citato nell'appello.

Lascio naturalmente alla vostra coscienza decidere cosa fare di questo appello. Tuttavia tenete presente che c'è sempre il rischio di peccare di presunzione nel voler misurare le altre culture con il nostro metro.

Se volete saperne di più prima di decidere cosa fare, date un'occhiata ai giornali nigeriani, fra cui Nigeria Today, che riporta alcune notizie (senza data) sul caso di Safiya.

Presso la BBC, invece, trovate vari dettagli sul caso: un articolo del 14 gennaio 2002 e uno del 23 gennaio 2002, entrambi con foto di Safiya e della figlia Adama. I due articoli confermano che la condanna è sospesa temporaneamente fino all'udienza del 18 marzo 2002. Fino a quella data, Safiya è libera (non è incarcerata).

Se anche quest'udienza di appello dovesse fallire, Safiya può ancora appellarsi alla Corte Suprema nigeriana.

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Paolo Attivissimo

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