Maroni rinuncia ad agire per decreto contro il "pericolo Web" per evitare lo scontro con Napolitano e Fini.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 17-12-2009]
Il Ministro Maroni si limiterà a presentare un disegno di legge al Consiglio dei Ministri contro i cosidetti "siti violenti", e non un decreto legge come aveva prospettato immediatamente dopo e nei giorni seguenti all'aggressione a Berlusconi.
A scoraggiare un intervento con un decreto d'urgenza Maroni è stata la nota contrarietà, più volte formalmente e pubblicamente espressa, del presidente della Repubblica a interventi per decreto sui temi delicatissimi delle libertà civili e dei diritti individuali, espropriando il Parlamento, che su queste materie vota a scrutinio segreto per salvaguardare la libertà di coscienza dei singoli parlamentari, al di là dei diktat partitici e governativi.
La stessa contrarietà era stata espressa anche dal presidente della Camera Gianfranco Fini, che ha un certo seguito anche all'interno della maggioranza, a nuove limitazioni della libertà di espressione sul Web, essendo sufficienti già le leggi attuali, che si dovrebbero semmai applicare con più rigore e coerenza, come ha sottolineato negli auguri di fine anno ai giornalisti della stampa parlamentare.
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