La catena di videonoleggio ha dichiarato bancarotta: se non riuscirà a evolversi è destinata a scomparire. Colpa di Internet?
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 22-03-2010]
Non sono bastate né la ristrutturazione, compiuta a spese di 960 punti vendita, né l'ingresso nel mercato della distribuzione dei film on demand grazie all'accordo con TiVo: su Blockbuster aleggia lo spettro del fallimento.
Appesantita da debiti per circa 1 miliardo di dollari e costretta a dichiarare bancarotta, la regina del noleggio (di Vhs prima e di Dvd poi) ha richiesto la protezione del Chapter 11, parte della legge fallimentare statunitense che permette alle aziende che l'invocano di compiere una pesante riorganizzazione.
Non è detto, tuttavia, che la manovra riesca: la concorrenza delle nuove modalità che gli spettatori hanno a disposizione per vedere i propri film preferiti è molto forte, se non schiacciante.
I 6.500 negozi aperti nel corso degli anni - 4.000 soltanto negli Stati Uniti - sono quindi a rischio chiusura: se Blockbuster non riuscirà a inventarsi qualcosa per sopravvivere al declino dei supporti fisici, sono destinati a scomparire.
Blockbuster rischia dunque di seguire il destino da tempo annunciato ai cinema: minacciati prima dalla televisione, poi da Internet, sono sopravvissuti fornendo un'esperienza che la visione casalinga non può eguagliare, puntando su sale accoglienti e inglobando le nuove tecnologie man mano che appaiono, come succede ultimamente con il 3D.
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kevin