Fallita la protesta: solo 34.000 utenti hanno deciso di abbandonare il social network.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 01-06-2010]
Il Quit Facebook Day è arrivato ed è passato, ma non si può proprio parlare di un successo: il giorno che avrebbe dovuto segnare l'esodo di massa dal social network più frequentato non ha portato grandi novità.
Tutto era iniziato come una protesta per il modo in cui Facebook tratta le informazioni personali degli utenti: senza alcun rispetto per i titolari delle stesse, sostenevano Joseph Dee e Matthew Milan, i due utenti canadesi promotori del giorno in cui si sarebbe dovuti fuggire tutti insieme.
Dee e Milan si erano detti preoccupati del fatto che Facebook potesse rappresentare, per molti, il futuro dell'intera rete: "Il modo in cui Facebook vuole organizzare il futuro di Internet" - ha dichiarato Dee - "e si erge a mercante della nostra identità online non mi piace affatto".
Forse anche per questo motivo - o più probabilmente perché i più non vogliono lasciare il loro giocattolo preferito - il Quit Facebook Day (per il quale esiste anche un sito dedicato) ha raccolto davvero poche adesioni, almeno se confrontate con i quasi 500 milioni di utenti complessivi: solo 34.000 persone hanno cancellato il proprio profilo e lasciato per sempre il social network.
D'altra parte un gran numero di utenti del social network carica senza pensarci diverse informazioni personali, compresi il proprio indirizzo fisico o il nome del datore di lavoro: perché mai costoro dovrebbero avere problemi di privacy tali da invitarli ad abbandonare Facebook?
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