Le terre rare diventano ancora più rare

La Cina potrebbe chiudere presto le esportazioni dei metalli indispensabili alle tecnologie moderne. La preoccupazione di Europa e USA.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 27-10-2010]

Cina terre rare esportazione metalli embargo

Il fatto che il maggior fornitore di metalli rari al mondo (nella misura del 95%) sia la Cina, che in questo settore può quindi decidere il bello e il cattivo tempo, non è una questione che riguarda solo il Giappone, verso il quale già esiste un embargo.

Anche gli Stati Uniti e l'Europa sono preoccupati per il fatto che la Cina abbia la possibilità, da un giorno all'altro, di chiudere i rubinetti dai quali sgorgano quei materiali tanto preziosi per l'industria tecnologica.

Così UE, USA e World Trade Organization si sono attivate per trovare una soluzione, anche se le notizie potrebbero essere meno brutte di quelle previste.

Secondo Mark Smith, CEO della Molycorp (società americana che si occupa della produzione delle terre rare), Pechino ridurrà presto le esportazioni ma non le bloccherà completamente.

In ogni caso bisognerà aspettarsi una riduzione dell'offerta; per questo gli Stati Uniti hanno già fatto passare alla Camera dei Rappresentanti una legge che incentiva la produzione interna di terre rare.

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Commenti all'articolo (3)

Vero, ma bisogna dare un tempo (purtroppo lungo) per organizzasi, studiare e farlo. La Germania sarebbe enormemente avvantaggiata rispetto ad una Italia ma anche all'USA. :wink: Ciao Leggi tutto
28-10-2010 20:59

Ma le terre rare non sono elementi chimici? Per "aumentare la produzione" intendono dedicarsi a miniere finora poco redditizie? Oppure, come il Giappone, recuperarle da scarti e "immondizia" tecnologica? Ad ogni modo credo sia positivo: quando le risorse sono scarse lo sviluppo è incentivato.
28-10-2010 11:38

Quasi quasi investo in covered warrant :) sulle terre rare ...
27-10-2010 17:57

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L'app che permette di noleggiare un'autovettura direttamente dallo smartphone è molto contestata dai tassisti.
Non è necessario introdurre nuove regole per l'app. I tassisti hanno torto, perché il mondo si evolve ma loro ragionano come se Internet non esistesse, difendendo ciecamente la loro casta (che ha goduto di fin troppi privilegi negli ultimi anni).
I tassisti dovranno adeguarsi e mandare giù il boccone amaro, anche se un minimo di regolamentazione per l'app è necessaria.
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