Il sensore che rileva il cancro analizzando il fiato

Uno strumento scoprirà in tempo reale i biomarcatori presenti nel respiro e che segnalano le malattie.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 04-01-2011]

Martinez analizza fiato biomarcatori cancro

I ricercatori della Purdue University e del Nation Institute of Standards hanno creato un sensore che, analizzando il respiro di un paziente, è in grado di stabilire immediatamente se questi sia affetto da qualche malattia, cancro compreso.

Carlos Martinez, assistente della Purdue, spiega che sono partiti da una tecnologia esistente già da anni, migliorandola grazie al potenziamento dei sensori.

Gli analizzatori rilevano i cambiamenti che si verificano nella resistenza elettrica o nella conduttanza di un gas (in questo caso, il fiato di chi si sottopone all'analisi) grazie a dei sensori: tali cambiamenti indicano la presenza di biomarcatori, che sono delle "spie" per determinate condizioni fisiche.

I sensori sviluppati dai ricercatori sono più efficienti perché dispongono di una superficie più ampia di quelli usati fino a oggi: se la superficie deputata a cogliere i segnali era finora piatta, adesso è coperta da uno strato di nanoparticelle che la rende porosa aumentando l'area sensibile.

In questo modo gli scienziati sono stati in grado di scovare biomarcatori in proporzioni a partire da alcune parti per milione fino ad alcune parti per miliardo: sono stati in grado di cogliere pressoché all'istante la presenza di acetone nel fiato di un paziente diabetico.

"Stiamo parlando della creazione di un sistema rapido ed economico per raccogliere informazioni diagnostiche" spiega Martinez, aggiungendo che altri "hanno lavorato in questo campo per 30 anni ma non sono stati in grado di rilevare concentrazioni molto basse in tempo reale. Noi abbiamo risolto questo problema con i materiali che abbiamo sviluppato, e ora ci stiamo concentrando sui modi per distinguere biomarcatori specifici".

Prima di avere sul mercato un sensore che, in tempo reale, rilevi la presenza di un tumore o di altre malattie dovranno però passare almeno 10 anni, secondo Martinez.

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