Google, Facebook e Apple accusate di sfruttare la rete senza contribuire al suo sviluppo.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 14-02-2011]
Franco Bernabè ha un chiodo fisso o, meglio un incubo ricorrente: i fornitori di contenuti via Internet, visti come una sorta di zecche della rete.
Come già lo scorso ottobre, in un'intervista al Financial Times l'amministratore delegato di Telecom Italia e presidente di GSM Assocation è tornato a sostenere la necessità che i fornitori di contenuti partecipino alle spese di sviluppo e manutenzione della rete.
Facebook, Google, Apple e compagni sono dipinti come sfruttatori che approfittano gratis delle linee messe gentilmente a disposizione dagli operatori: "Usano massicciamente le nostre reti ma non contribuiscono allo sviluppo delle stesse".
L'AD di Telecom sta insomma dicendo che è pronto a fare ponti d'oro a una rete a due velocità, privilegiando certi tipi di traffico e mandando definitivamente in pensione la net neutrality, ma a patto che l'oro ce lo mettano i fornitori di contenuti.
Bernabè non ha lasciato cadere queste frasi proprio ora per puro caso: questo è invece il momento più propizio, perché il mese prossimo si svolgerà un summit, organizzato dalla Commissione Europea, tra i principali operatori telefonici e i più importanti fornitori di contenuti.
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