Gli adolescenti che ascoltano molta musica rischiano di diventare depressi. Chi legge libri, invece, ottiene l'effetto opposto.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 08-04-2011]
Secondo il dottor Brian Primack, dell'Università di Pittsburgh, c'è la possibilità che ascoltare molta musica durante l'adolescenza causi la depressione.
Il dottor Primack ha condotto uno studio su 106 teenager, a 46 dei quali era già stato diagnosticato un disturbo depressivo maggiore, mettendo in correlazione la loro condizione e l'uso dei media.
Secondo la ricerca, i maggiori ascoltatori di musica hanno dimostrato una possibilità 8,3 volte maggiore di sviluppare la depressione rispetto a coloro che ascoltano pochissima musica; in particolare, pare che gli effetti peggiori li ottenga la musica pop.
Al contrario, leggere libri allontana la depressione: i lettori hanno dimostrato di avere un decimo delle possibilità dei non-lettori di sviluppare il disturbo.
Il dottor Primack ammette però che, al momento, "non è chiaro se le persone depresse inizino ad ascoltare la musica per evadere o se ascoltare grandi quantità di musica possa condurre alla depressione, o se siano vere entrambe le possibilità". È invece indiscutibile l'esistenza di una relazione.
"Questi sono risultati preliminari e non c'è nulla che indichi che la musica fa male. In realtà potrebbe anche essere terapeutica, se gli adolescenti già depressi vi cercano una consolazione o un significato. Oppure potrebbe essere vera l'altra possibilità: certi messaggi nella musica potrebbero smascherare una predisposizione alla depressione, o persino far diventare depressi gli adolescenti. Semplicemente, non lo sappiamo".
"In ogni caso" - conclude Primack - "questi risultati possono aiutare terapeuti e genitori a riconoscere i legami tra i media e la depressione": che sia la causa o la conseguenza, il molto tempo passato ad ascoltare musica è un segnale da non sottovalutare.
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