Microsoft dice addio alle finestre e inaugura l'era dei "tile": le mattonelle di Windows Phone 7 arriveranno anche su tablet e PC desktop.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 06-06-2011]
Presentando in via ufficiale l'interfaccia Immersive che sarà parte di Windows 8, Microsoft sembra aver deciso di rinnovare radicalmente le modalità di interazione tra utente e computer.
Come già era stato anticipato, l'ultimo sistema operativo di Microsoft avrà di fronte a sé un compito impegnativo: fornire una base comune per PC, tablet e media center PC.
Windows 8 dovrà fornire la massima compatibilità con il passato e allo stesso tempo garantire un'esperienza utente ideale per l'utilizzo con i touchscreen; inoltre, dovrà girare anche su piattaforma ARM.
La prima conseguenza di questa trasformazione è la constatazione di come il termine Windows - finestre - sia a questo punto soltanto una sorta di titolo onorifico, ma che non ha quasi legami con l'incarnazione attuale del sistema.
La nuova interfaccia non si basa più sulle finestre, sulle icone e sulla barra di avvio: vi sono invece i tile, le mattonelle rese appunto popolari da Windows Phone 7.
Come il sistema operativo cambierà aspetto, così faranno anche le applicazioni: un'anteprima del browser Immersive è già apparsa, e appare ormai quasi certo che anche Office 15 seguirà gli altri software sviluppati a Redmond in questa direzione.
Un tale cambiamento radicale nell'interfaccia, e dunque nell'esperienza utente, segna uno stacco netto col passato e, per quanti vantaggi possa portare specialmente nell'utilizzo dei touchscreen (quando i grandi rettangoli colorati sono certamente più pratici delle piccole icone), certamente comporta anche il rischio di inimicarsi coloro che usano un normale PC con tastiera e mouse.
Per questo motivo l'interfaccia tradizionale non sparirà. Ogni form factor avrà la propria adottata per default - tradizionale per i PC, Immersive per i tablet, una versione ancora non svelata per i Media Center - ma starà poi all'utente scegliere la più adatta alle proprie esigenze.
Bisogna d'altra parte tenere in conto anche le necessità di determinata applicazioni, in particolar modo quelle professionali, che non avrebbero nulla da guadagnare in termini di usabilità dall'adozione di un'interfaccia a mattonelle e, anzi, rischierebbero di diventare inutilmente complicate: è dunque probabile che certi software non abbraccino la novità, perlomeno non in tempi brevi.
Ci potrà così essere chi preferirà lasciare il desktop in favore dello stile Metro ma dovrà tornare a menu e icone quando aprirà AutoCAD o Photoshop.
Quello che pare certo è che la transizione non sarà né rapida né indolore, e nemmeno è chiaro a quale approdo alla fine condurrà, sebbene l'intenzione di Microsoft, al momento, paia quella di dare vita a un'esperienza unificata indipendente dal dispositivo, uniformando le varie interfacce oggi esistenti.
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