I rottami si sparpaglieranno in una regione lunga 800 km che potrebbe comprendere anche lo Stivale.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 22-09-2011]
È previsto per domani pomeriggio (secondo l'ora della Costa Orientale degli USA) il rientro dell'UARS, satellite ormai defunto lanciato dalla NASA nel 1991.
L'Upper Atmosphere Research Satellite pesa circa 6 tonnellate, è lungo quasi 11 metri e largo 4,5 metri; fino al 2005 ha raccolto dati sulla stratosfera, poi è andato in pensione.
Il pensionamento del satellite è una cosa un po' complicata: quando la sua missione è terminata è stato spento; ora si prepara a precipitare sulla Terra, evitando così di affollare ulteriormente un cielo già abbastanza pieno di spazzatura spaziale.
Durante il rientro, l'UARS andrà in pezzi e buona parte si disintegrerà nell'atmosfera; 26 parti, per un totale di 532 kg, potrebbero però arrivare al suolo a una velocità compresa tra i 90 e i 235 km/h e, in teoria, costituire un pericolo.
L'area su cui si sparpaglieranno i resti del satellite non è ancora stata definita; considerata l'orbita seguita da UARS, e illustrata nella simulazione video che riportiamo qui sotto, i frammenti potranno cadere tra i 57 gradi di latitudine nord e i 57 gradi di latitudine sud, e cadranno su una lunghezza di 800 km.
È anche possibile, in linea teorica, che alcuni frammenti cadano anche sull'Italia (stando a quanto affermano l'agenzia Ansa e La Repubblica), ma non è possibile ancora prevedere se ciò si avvererà.
La NASA aggiornerà la pagina ufficiale della missione a mano a mano che le informazioni saranno disponibili.
Qui sotto, la simulazione preparata da Analytical Graphics e che spiega come dovrebbe avvenire il rientro dell'UARS.
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