Cybercrime, l'uomo è più vulnerabile della donna

Frequenta maggiormente siti erotici e di gioco d'azzardo, ma non solo. Il problema è che l'uomo è spesso consapevole del rischio, ma non si protegge adeguatamente.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 25-09-2011]

norton cybercrime

Un'indagine Norton ha calcolato il costo globale legato al crimine informatico, che ammonta a 114 miliardi di dollari all'anno. Se consideriamo il valore attribuito dalle vittime al tempo perso a causa del cyber crime, lo studio rivela una spesa di altri 274 miliardi di dollari.

In Italia il 68% degli intervistati ha subito attacchi informatici negli ultimi 12 mesi, subendo una perdita di 617 milioni di euro in costi finanziari e altri 6 miliardi di euro valutati in termini di tempo perso per risolvere gli attacchi informatici. Con 431 milioni di vittime a livello globale e una spesa di 388 miliardi di dollari che comprende i costi finanziari per le vittime e il valore attribuito dagli utenti al tempo perso, il costo totale del crimine informatico supera il mercato nero di marijuana, cocaina e eroina messe insieme (288 miliardi di dollari).

Secondo il Norton Cybercrime Report 2011, più di due terzi degli adulti (69%) è stato vittima di un crimine informatico. Ogni secondo sono 14 gli utenti che subiscono attacchi e ogni giorno se ne contano più di un milione. Il Norton Cybercrime Report 2011 rivela che il 10% degli adulti ha sperimentato un episodio di crimine informatico sul proprio dispositivo mobile.

E' stato registrato un aumento del 42% delle vulnerabilità mobile nel 2010 rispetto al 2009, evidenziando la tendenza dei criminali informatici a indirizzare il loro interesse all'ambito mobile. Oltre alle minacce sui dispositivi mobili, la crescente interazione sui social network e la mancanza di protezione sembrano essere alcune delle principali cause della crescita del numero delle vittime.

Secondo lo studio, sono gli uomini tra i 18 e i 31 anni appartenenti alla cosiddetta Google Generation, che accedono a Internet dai dispositivi mobili ad essere i più vulnerabili ai crimini online: infatti, 4 su 5 (80%) hanno sperimentato una qualche forma di attacco. Il 33% degli utenti di smartphone in Italia utilizza tali dispositivi per accedere a Internet e l'8% di tutto il crimine informatico si verifica su dispositivi mobili.

Nonostante la diffusione del crimine informatico sui dispositivi mobili, il 78% non utilizza una password per proteggere il dispositivo da accessi non autorizzati alle informazioni personali e il 30% scarica applicazioni da siti web non ufficiali. Solo il 13% possiede un software di sicurezza mobile aggiornato e il 10% utilizza applicazioni in grado di verificare la sicurezza dei file e dei siti web e in grado di eliminare le informazioni personali in caso di furto o smarrimento.

A livello globale, le tipologie di minacce più diffuse sono i virus e il malware, con il 54% degli intervistati che dichiarano di averli subiti. Ai virus seguono le truffe online (11%) e i messaggi di phishing (10%). Anche in Italia il 62% degli utenti è stato colpito nell'ultimo anno da virus o malware ma il crimine informatico n. 2 è rappresentato dalle molestie sessuali online: il 55% degli intervistati ha infatti subito attacchi di questo tipo. Frequenti sono stati anche gli attacchi ai profili dei social network, che hanno sperimentato il 55% degli utenti italiani. Quest'anno Symantec ha rilevato più di 286 milioni di tipologie di malware rispetto ai 240 milioni nel 2009, registrando un aumento del 19%.

In Italia gli uomini hanno maggiori probabilità di rimanere vittime del crimine informatico rispetto alle donne, 70% rispetto a 67%. Ciò è dovuto principalmente alle loro rischiose abitudini online. Infatti, mentre gli uomini preferiscono visualizzare siti web con contenuti erotici, comunicare con estranei, trascorrere il tempo su siti di appuntamenti online e giocare d'azzardo, le donne si dimostrano più attente e comunicano con amici piuttosto che con estranei, fanno shopping e trascorrono più tempo degli uomini sui social network. Il 19% delle donne ha infatti dichiarato che una vita senza social network comporterebbe la perdita di contatti con molti amici, rispetto al 8% degli uomini.

Il divario tra l'essere consapevoli e l'agire concretamente è dimostrato dal fatto che, mentre il 79% afferma di conoscere i rischi del crimine informatico, la maggior parte degli utenti italiani non adotta le precauzioni necessarie. Il 69% afferma infatti di non avere una suite di sicurezza aggiornata in grado di proteggere le informazioni personali, dato che a livello mondiale corrisponde al 41%. Inoltre, meno della metà controlla regolarmente l'estratto conto della propria carta di credito per evitare le frodi (47%) e il 61% non utilizza password abbastanza complesse oppure non le cambia frequentemente. Infine, tra coloro che accedono a Internet tramite il proprio dispositivo mobile, solo 13% ha installato la soluzione di sicurezza più aggiornata.

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