Potremo sostituire il tessuto danneggiato da un infarto con uno nuovo perfettamente efficiente, grazie alla nanotecnologia.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 26-09-2011]
Grazie agli sforzi degli scienziati del MIT e del Children's Hospital di Boston, sta prendendo forma una nuova possibilità per riparare il cuore di chi è stato colpito da infarto.
Da tempo sono già allo studio tecniche che permettono di coltivare tessuti cardiaci per sostituire quelli danneggiati dall'infarto.
Per crearli, si usano "impalcature" microscopiche che assomigliano a delle spugne e permettono alle cellule di organizzarsi in maniera ottimale. Il problema è che l'impalcatura ha un effetto collaterale: funge da isolante tra le cellule.
Con le tecniche attuali, il segnale elettrico arriva a una cellula e si ferma nelle vicinanze, impedendo alle cellule del nuovo tessuto di battere insieme.
Brian Timko e Tal Dvir del MIT, insieme a diversi colleghi, hanno deciso di utilizzare per le impalcature un nuovo materiale che permetta ai segnali elettrici di attraversarlo: «Abbiamo iniziato una sessione di brainstorming» - racconta Timko - «e mi è venuto in mente che è abbastanza semplice produrre dei nanoconduttori d'oro: si possono produrre della lunghezza di un paio di micron, il che è più che sufficiente per attraversare le pareti dell'impalcatura».
Quando ha messo alla prova la propria idea, Timko ha scoperto che in quel modo la trasmissione dei segnali migliorava di tre ordini di grandezza: se prima il segnale viaggiava per poche centinaia di micrometri, ora percorre diversi millimetri.
La scoperta apre le porte all'uso di questa tecnica oltre la riparazione del cuore: «credo che anche altre persone possano trarre vantaggio da questa idea» - spiega Charles Lieber, professore di chimica ad Harvard.
«Cellule muscolari, costrutti vascolari, forse persino il sistema nervoso» continua Lieber. «È un sistema semplice per avere un grande impatto sulla comunicazione delle cellule».
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