Un pizzico di sale e l'hard disk può ospitare una quantità di dati sei volte maggiore.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 22-10-2011]
Con le tecnologie attuali, si riescono a costruire hard disk che offrono una densità di dati pari a 0,5 terabit per pollice quadrato.
All'Institute of Materials Research and Engineering di Singapore il ricercatore Joel Yang ha però sviluppato una tecnica che gli ha consentito di arrivare fino a 3,3 terabit per pollice quadrato: più di sei volte la capacità odierna.
Sulla superficie dei piatti degli hard disk si trovano moltissimi "granelli" magnetici, disposti in maniera casuale, che vengono utilizzati per memorizzare i dati: alcune decine di essi servono per immagazzinare un bit.
Invece di usare decine di granelli da 7-8 nanometri ciascuno per memorizzare un bit, la struttura creata da Yang costruisce delle "isole magnetiche" di granelli da 10 nanometri l'una, disposte in maniera regolare, ciascuna delle quali è in grado di conservare un bit di informazione.
La tecnica di Yang non è interessante soltanto perché permette di aumentare i dati che possono essere conservati sulla stessa superficie, ma anche perché non richiede modifiche sostanziali alle tecniche usate attualmente nella realizzazione dei dischi rigidi, e dunque permette di contenere i costi dei dischi "super densi".
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