La SIAE precisa che prenderà di mira solo i siti commerciali, ma invece di fare chiarezza crea ancora più confusione.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 31-10-2011]
Dopo le polemiche dei giorni scorsi sulla licenza da acquisire per ospitare trailer sul proprio sito e una prima risposta, un nuovo comunicato della SIAE vorrebbe chiarire la faccenda ma per certi versi la complica soltanto.
L'ultima comunicazione riguarda quattro punti sostanziali. Il primo specifica che la licenza riguarda i «siti commerciali di trailer che finora hanno evitato di rispettare i diritti sulla musica».
Il secondo punto a quanto pare modifica quanto era dato per assodato sinora: se prima si parlava di un massimo di 30 trailer al trimestre, ora la SIAE cambia le carte in tavola sostenendo che pagando si possono ospitare sino a 10 ore di musica, ossia 200 trailer da 15-30 secondi (sorvolando sul fatto che 200 trailer da 15-30 secondi fanno al più circa un'ora e mezza, e non 10 ore). L'articolo continua qui sotto.
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In pratica - pare di capire - solo i siti che hanno creato un proprio business devono pagare, mentre quelli amatoriali sono esenti e la SIAE non andrà mai a disturbarli. Non si capisce perché, però, un comportamento possa essere illegale per alcuni e lecito per altri.
Infine, il comunicato sottolinea come «i maggiori quotidiani in rete» da tempo utilizzino una licenza SIAE per coprire «i trailer e altri contenuti musicali, anche se questi non sono la parte principale della loro offera al pubblico»: insomma, se lo fanno loro tutti devono pagare.
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