Immagini e video che ritraggono maltrattamenti inferti agli animali si diffondono in Rete. La LAV denuncia un giro d'affari milionario.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 03-11-2011]
Si chiama Zoomafia 2011 ed è l'ultimo rapporto stilato dalla LAV - Lega AntiVivisezione - sui maltrattamenti degli animali.
Autore del rapporto è il criminologo Ciro Troiano, responsabile dell'Osservatorio Nazionale Zoomafia della LAV, il quale ha dipinto uno scenario in cui Internet e il web sono canali sempre più usati da chi maltratta gli animali.
Oltre a quelle che Troiano definisce «illegalità storiche» (truffe nell'ippica e corse clandestine di cavalli, macellazioni clandestine, abigeato, bracconaggio e pesca illegale, lotte tra cani) emergono anche delle «nuove frontiere criminali».
Internet è infatti lo strumento privilegiato con cui si organizzano il traffico di animali in generale e di cuccioli in particolare, un fenomeno che certamente non risparmia le specie rare o in pericolo né si cura delle condizioni in cui gli animali vengono trasportati.
L'ONU ha stimato che, nel mondo, il business del traffico di animali e piante abbia creato un giro d'affari da 144 miliardi di dollari.
I reati compiuti tramite il web non si limitano al solo traffico: sempre maggiore peso vanno acquisendo le scommesse clandestine e la diffusione di immagini e video relativi a uccisioni e atti di violenza contro animali.
Troiano spiega che «I reati contro gli animali sono sempre più spesso reati associativi, ovvero perpetrati da gruppi di individui organizzati».
«Questo nuovo rapporto» - continua il criminologo - «conferma un dato ormai acquisito: nella questione criminale rientrano pienamente condotte delinquenziali che usano gli animali come strumento per giungere a introiti e proventi illeciti. Sul piano legislativo sarebbero opportuni provvedimenti ad hoc contro le corse clandestine, fenomeno allarmante soprattutto per le connessioni con la criminalità organizzata».
Qualche numero può dare un'idea delle dimensioni di questo fenomeno: le sole corse clandestine di cavalli e le scommesse relative rappresentano un business da 1 miliardo di euro, mentre il traffico di cani arriva a 500 milioni.
L'abigeato, ossia il furto di animali d'allevamento, interessa circa 100.000 animali all'anno e dà origine a fenomeni come la contraffazione di sostanze alimentari e la macellazione clandestina. Tutto ciò porta a un giro d'affari di 400 milioni di euro.
Non bisogna dimenticare, infine, i combattimenti tra animali: un'attività criminale che vale 300 milioni di euro l'anno.
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