Il GIP ha ordinato il dissequestro dei siti oscurati in seguito alla denuncia di Moncler.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 07-11-2011]
Tutto è cominciato alla fine dello scorso settembre quando il GIP di Padova Lara Fortuna ha ordinato l'oscuramento di 493 siti di e-commerce.
Il motivo era da ricercare nella denuncia presentata da Moncler, colosso francese dell'abbigliamento, in base alla quale i siti oscurati venivano sospettati di vendere materiale contraffatto perché nel loro URL era presente la parola moncler.
In prima battuta è dunque bastato il nome a dominio per far ritenere che fosse in corso la contraffazione e far scattare di conseguenza il sequestro preventivo dei siti. L'articolo continua qui sotto.
Ora, naturalmente, potranno essere esaminati uno per uno al fine di stabilire se effettivamente vengano usati per attività illegali, ma ciò che ora è importante è la vittoria ottenuta dai provider, che per la prima volta sono stati ascoltati creando un precedente contro gli oscuramenti "a valanga".
Il blocco selvaggio degli indirizzi IP - specialmente se avviene sulla base di un semplice sospetto - coinvolge spesso anche siti del tutto innocenti, i quali hanno unicamente la colpa di condividere lo stesso indirizzo con quelli sospettati.
Inoltre, come spiega l'avvocato Fulvio Sarzana, «Per la prima volta è stato ritenuto illegittimo il blocco dei cittadini verso siti esteri imposto da un decreto di un GIP adottato tramite i provider italiani in via preventiva e i provider, invece di essere dichiarati gli "sceriffi del web", si vedono assegnare un ruolo di difensori della libertà dei cittadini italiani».
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