Il mondo è diventato più piccolo: i classici sei gradi di separazione sono addirittura troppi, ne bastano quattro.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 23-11-2011]
Se ai tempi d'oro di Messenger la famosa teoria dei "sei gradi di separazione" pareva confermata, a causa di Facebook è ormai il tempo di rivederla.
Sei gradi di separazione, oltre a essere un film sullo stesso argomento, è un'espressione popolare che fa riferimento all'esperimento condotto negli Stati Uniti, nel 1967, dallo psicologo Stanley Milgram.
Milgram chiamò 700 persone e le istruì tutte affinché facessero arrivare un pacco a un uomo di Boston a tutti sconosciuto e di cui fornì nome e cognome ma non l'indirizzo: per compiere l'operazione dovevano inoltrare il pacco alla persona che con più probabilità poteva portare a termine il compito e questa, se non fosse riuscita ad arrivare di persona al destinatario, avrebbe dovuto fare lo stesso. L'articolo continua sotto
L'esperimento dimostrò che servono in media sei passaggi per arrivare a un perfetto sconosciuto.
Ora il Laboratory for Web Algorithmics del Dipartimento di Scienze dell'Informazione dell'Università degli Studi di Milano ha tentato di riprodurre qualcosa di analogo all'esperimento di Milgram, ma analizzando le relazioni intrecciate dagli utenti di Facebook. L'articolo continua qui sotto.
Hanno così scoperto che per passare da un utente casuale a un altro non servono sei passaggi, ma ne bastano circa quattro: 4,74 per la precisione.
Il numero si riduce ulteriormente se si restringe l'area: per passare da una persona all'altra all'interno della stessa nazione i gradi di separazione sono soltanto tre.
Pare, inoltre, che per effetto del social network il mondo vada sempre più rimpicciolendosi: l'analisi che ha condotto a questi risultati dura infatti da tempo e mostra che nel 2008 i passaggi necessari a livello globale erano 5,28.
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