Le compagnie telefoniche concorrenti accusano Telecom Italia di riprendersi i clienti con metodi poco corretti e chiedono all'Authority di dividere l'ex monopolista in due aziende separate.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 27-11-2002]
Secondo i gestori di telefonia fissa concorrenti di Telecom Italia, quest'ultima tenterebbe in maniera non corretta di riprendersi i clienti che hanno scelto un gestore alternativo in carrier pre-selection (ovvero quelli che hanno scelto di non comporre alcun prefisso ma di instradare di default tutte le proprie telefonate attraverso un gestore alternativo).
I clienti che hanno scelto un altro gestore, pur dovendo continuare a pagare il canone, non sono pochi: ad ottobre del 2001 erano 1.900.000, oggi sono ben 3.200.000.
Telecom Italia approfitterebbe, secondo i suoi concorrenti, dei giorni che passano tra la comunicazione di passaggio a un altro gestore e il passaggio effettivo per richiamare il cliente e fargli delle offerte particolarmente favorevoli per recuperarlo.
Per ora l'Authority si è limitata a chiedere una separazione contabile ed una riservatezza sui dati dei clienti che passano alla concorrenza ma non ha accolto le richieste di smembramento di Telecom Italia.
Telecom Italia sostiene, ovviamente, la legittimità delle proprie procedure per riportare a casa i clienti; non chiarisce tuttavia se la riconquista del cliente avviene grazie ai ritardi dei gestori concorrenti o se avviene sulla base del fatto che a un certo punto i contatori si fermano e quindi è chiaro che il cliente è passato alla concorrenza e allora si può tentare di riprenderlo con migliori condizioni.
L'Authority ha aperto un'indagine e si esprimerà su queste pratiche e sul modo migliore di tutelare gli interessi di tutti.
Il problema però è un altro: se Telecom Italia può praticare tariffe più favorevoli ai clienti che decidono di lasciarla, è evidente che le sue tariffe sono ancora troppo alte e che Telecom ha margini che si possono ragionevolmente ridurre a favore dei clienti. Su questo dovrebbe intervenire l'Authority, poiché Telecom Italia non solo è ancora l'operatore dominante, ma perché è l'unico a ricevere un consistente canone, ultimamente rivalutato.
I margini di Telecom Italia sul traffico voce permettono all'azienda l'aggressiva e dispendiosa politica di marketing sui nuovi servizi come l'Adsl: riducendo questi si riduce il pericolo di un nuovo monopolio sul traffico dati.
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