L'iniezione di ossigeno che salva la vita

Si inietta in vena e permette di fare a meno di respirare anche per 30 minuti.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 18-07-2012]

ossigeno iniettabile

Una siringa contenente microparticelle iniettabili di ossigeno, in grado di tenere in vita una persona che non è in grado di respirare per 15 o 30 minuti: è questa l'invenzione del dottor John Khier del Children's Hospital di Boston.

L'idea gli è venuta sei anni fa, quando una ragazza sua paziente, affetta da polmonite, morì perché i polmoni non erano più in grado di garantire al cervello l'apporto di ossigeno necessario.

Utilizzando una procedura nota come sonicazione ha mescolato lipidi e ossigeno, creando un mix composto da particelle di ossigeno circondate da un "guscio" esterno di grasso, ciascuna con un diametro tra i due e i quattro micron.

Le particelle sono così piccole da poter passare attraverso i capillari a differenza dell'ossigeno puro che, se iniettato direttamente, formerebbe delle bolle in grado di bloccare il flusso sanguigno provocando un'embolia.

Queste particelle, inserite in un vettore liquido, possono invece essere iniettate in sicurezza nel flusso sanguigno, come gli esperimenti sugli animali da laboratorio hanno dimostrato, e contengono da tre a quattro volte il quantitativo di ossigeno trasportato dai globuli rossi: ne è sufficiente quindi una piccola dose, da calibrare a seconda della necessità.

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I test hanno dimostrato come questa soluzione permetta di tenere in vita animali con la trachea bloccata per 15 minuti senza la necessità che questi debbano respirare: in pochi secondi l'idea del dottor Khier è in grado di riportare i livelli di ossigeno nella norma.

«È un sostituto dell'ossigeno a breve termine, un modo per iniettare ossigeno nei pazienti durante pochi minuti critici. Alla fine, potrebbe essere conservato in siringhe presenti in ogni carrello per le emergenze, nelle ambulanze o negli elicotteri del soccorso per aiutare a stabilizzare i pazienti che hanno difficoltà a respirare» spiega il dottor Khier.

Questo sistema è definito «a breve termine» perché può essere utilizzato al posto della normale respirazione al massimo per 15 o 30 minuti; continuare più al lungo sarebbe pericoloso, perché il vettore liquido sovraccaricherebbe la circolazione sanguigna.

Una descrizione particolareggiata dell'iniezione di ossigeno è stata pubblicata su Science Translational Medicine.

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (ultimi 5 di 15)

Si potranno fare immersioni lunghe senza le bombole.... tutti Majorca!
27-5-2018 23:59

il sangue: i globuli rossi (praticamente) non veicolano CO2, che viaggia disciolta come acido carbonico. il problema del pH esiste, il compenso renale sicuramente non è così rapido. credo contino sul fatto che i tempi devono comunque essere brevi. Leggi tutto
30-7-2012 20:30

{ice}
una domanda: ma se non è possible la respirazione...che non è solo l'immissione dell'ossigeno in crocolo, ma anche l'espulsione della Co2.......se i globuli rossi non possono liberarsi della CO2 che già veicolano....chi si farebbe carico di veicolare la nuova CO2, quella generata dall'ossigeno... Leggi tutto
29-7-2012 19:09

{Elis}
per chi non ha trovato in rete notizie riguardo questa scoperta: L'abstract e' pubblicato nientemeno che su science, l'autorevolissimo giornale della American Association for the Advancement of Science: link[/url] per leggere tutto l'articolo bisogna abbonarsi alla rivista. Ne parla l'altra pietra miliare delle riviste scientifiche... Leggi tutto
22-7-2012 17:43

Sembrerebbe ancora in sperimentazione sugli animali. Per cui, ne deve passare di tempo, prima di gridare al sensazionale. :-k Poi, cercando in rete, non ho trovato nessuna pubblicazione su riviste scientifiche accreditate. Potrebbe trattarsi di un semplice esperimento come se ne fanno ogni giorno in ogni università del mondo. Se fosse... Leggi tutto
20-7-2012 09:28

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