L'AgCom ferma l'app che mette a disposizione i sondaggi fino al giorno prima delle elezioni. La reazione di SWG e la trasformazione dell'app, che diventa gratuita.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 07-02-2013]
Un'app per smartphone e tablet avrebbe forse potuto aggirare il divieto di diffondere sondaggi sulle intenzioni di voto che scatterà a partire dalla mezzanotte di venerdì 9 febbraio, in base all'articolo 8 della legge sulla par condicio (n. 28 del 22 febbraio 2000).
In particolare l'app di SWG, nota società di ricerche di mercato e socio-politiche, prometteva (a fronte di un pagamento di 9,99 euro) di consultare i sondaggi sulle intenzioni degli italiani per le elezioni del 24 febbraio fino al giorno precedente le elezioni stesse.
Secondo SWG il divieto varrebbe per tv, radio e stampa (anche on line) ma non per le applicazioni mobili, che non estivano quando venne varata la legge sulla par condicio.
In un primo momento SWG aveva pure ricevuto l'ok da parte dell'AgCom, forte del fatto che l'applicazione avrebbe diffuso dati soltanto a pagamento.
Ieri invece c'è stata la marcia indietro dell'Autorità, probabilmente in seguito alle numerose discusisoni che hanno riguardato l'app nei giorni scorsi, sui social network.
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Secondo una nota diffusa dall'AgCom infatti "l'applicazione realizzata dalla SWG, nei termini in cui viene pubblicizzata, rende accessibile - previo il pagamento di un prezzo contenuto - il risultato dei sondaggi a un pubblico potenzialmente molto vasto, con inevitabili effetti di diffusione incontrollata dell'informazione. Questa circostanza configura quindi un’oggettiva violazione del divieto imposto dalla legge sulla par condicio."
"L'Autorità ha comunicato le proprie valutazioni alla SWG, confermando, anche in relazione a questa ipotesi, il divieto di diffondere sondaggi dalla mezzanotte del prossimo venerdì 8 febbraio e fino alla conclusione delle operazioni di voto".
L'Agcom motiva la decisione ricordando che la legge sulla par condicio "non fa alcun riferimento alla piattaforma trasmissiva attraverso la quale avviene la diffusione".
Sulla pagina web di SWG continua a campeggiare la pubblicità dell'app con la scritta "Sondaggi e intenzioni di voto nel Blackout Pre-Elettorale".
L'azienda ha manifestato l'intenzione di tener fede comunque alla promessa nei confronti di chi ha acquistato l'app. Il presidente di SWG ha dichiarato: "Noi rispettiamo la legge, ci penseranno i nostri avvocati. Chi ha scaricato la nostra PoliticApp non si preoccupi: ci mandi un'email e noi provvederemo a dare comunque tutte le informazioni che abbiamo promesso".
E ha concluso: "Se non potremo, restituiremo i soldi".
Aggiornamento 8 febbraio ore 10:00
SWG ha deciso di rimborsare il costo dell'app agli utenti che l'hanno acquistata, di renderla (a partire da domani) gratuita per i nuovi utenti, e di diffondere tramite la stessa risultati di sondaggi esclusivamente non relativi alla politica. La trasformazione in corsa, sia pur forzata, è probabilmente volta a sfruttare comunque la notorietà derivata dalla vicenda.
In una nota diffusa ieri in serata infatti si legge:
"Il management di SWG ha deciso di rispondere in data odierna all'AGCOM chiedendo di riconsiderare la propria posizione, in quanto l'ambito di diffusione dell'applicazione non può essere in alcun modo considerato pervasivo, anche in considerazione che ad oggi ne sono state vendute qualche migliaia, e che l'accesso può avvenire solo a target definito di utenti paganti."
"SWG si riserva comunque di studiare ogni azione a tutela dei suoi interessi economici e di immagine che ritiene siano stati lesi da un comportamento così contradditorio."
"In attesa della definizione della vicenda, SWG ha deciso di rimborsare integralmente il prezzo dell'applicazione ai propri clienti, di trasformare l'App da pagamento a gratuita a partire dal 9 febbraio e di continuare a produrre contenuti nel rispetto dell'ultima interpretazione dell'AGCOM."
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