Inaccettabile la proposta di equiparazione tra netstrike e atti di terrorismo informatico.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 05-03-2003]
"Venerdì scorso il Consiglio Europeo della Giustizia, composto dai Ministri della Giustizia dei diversi Paesi dell'Unione, hanno avviato una direttiva che equipara spammer, netstriker e terroristi informatici sotto l'unica definizione di coloro che inviano materiale elettronico non richiesto. E' assolutamente inaccettabile che chi protesta in modo pubblico e virtuale, come è avvenuto il 15 febbraio con il blocco di diversi siti dell'amministrazione americana, possa essere equiparato a chi riempie le caselle postali di migliaia di messaggi pubblicitari, magari pornografici, e addirittura a chi usa gli strumenti informatici con intenzioni terroristiche." dichiara il sen. Cortiana, primo firmatario del DDL sull'open source nella pubblica amministrazione.
"Un netstrike, cioè una contemporanea richiesta di accesso ad un server da parte di migliaia di utenti o l'intasamento di e-mail di una casella da parte degli utenti, è un atto equivalente ad un corteo, quando le strade vengono intasate dai manifestanti, ed è un atto perfettamente legale" prosegue il sen. Fiorello Cortiana.
"La proposta di equiparare questi comportamenti al terrorismo informatico è, a livello comunitario, assolutamente irragionevole e, a livello nazionale, incostituzionale, perché limita la libertà di manifestazione. Ho presentato una interrogazione urgente al ministro Castelli perché verifichi se la decisione di venerdì non sia, come io ritengo, inapplicabile nel nostro Paese, vista la nostra legislazione e la nostra costituzione."
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