I commenti lasciati nelle vecchie versioni spaziano dall'umorismo allo scherzo, sino alle parolacce.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 30-03-2014]
C'è un motivo se Microsoft ha sempre avversato l'open source e preferisce che il codice dei propri prodotti non divenga pubblico: tenere segreto il codice permette ai programmatori di scrive parolacce.
La prova è nel codice di alcune antiche versioni di Word e MS-DOS che è stato reso disponibile tramite il Computer History Museum, ed è pertanto liberamente scaricabile e analizzabile.
Qua e là, tra i commenti lasciati dai programmatori, si notano piccoli scherzi, frasi umoristiche e anche parolacce, scritte forse nella convinzione che nessuno al di fuori di Microsoft avrebbe mai letto quelle righe. L'articolo continua qui sotto.
Sia il codice del sistema che quello dell'elaboratore di testi pullulano poi di hack, parti di codice che servono ad aggirare un problema senza risolverlo veramente e di volta in volta definiti «vergognoso», «raccapricciante», «da quatto soldi» e via di seguito.
Qui sotto, alcuni screenshot, catturati dallo sviluppatore Leon Zandman.
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