Vince la lobby dei tassisti.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 17-04-2014]
Uber ai tassisti non piace per niente: tutti lo sanno, e non si fatica a capire perché.
A quanto pare, però, anche diverse amministrazioni cittadine hanno deciso di schierarsi dalla parte dei tassisti: dopo il caso di Seattle ora tocca a Bruxelles.
Un tribunale della città belga ha infatti messo al bando l'app, minacciando di infliggere 10.000 euro di multa per ogni viaggio a chi sarà sorpreso a fare l'autista per Uber.
Il nocciolo della questione è la mancanza, per questi taxi autogestiti, delle licenze che invece i tassisti devono possedere. Così, secondo il tribunale, si configura un caso di concorrenza sleale.
«La flotta di Uber non dispone della licenza necessaria per svolgere un servizio di trasporto non di linea nelle capitali dell'Unione Europea» ha spiegato la Corte.
Del medesimo parere Brigitte Grouwels, assessore ai trasporti, che tramite un portavoce ha fatto sapere che «gli autisti di Uber non rispettano le regole, non sono registrati, non hanno una regolare licenza e non seguono le stesse leggi cui sono costretti a sottostare i tassisti...è per questo che la corte li ha bloccati».
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A non condividere per niente la sentenza è il commissario europeo Neelie Kroes, che ha dichiarato: «Questa decisione non riguarda la protezione dei passeggeri, ma la difesa del cartello dei taxi. Se le autorità di Bruxelles hanno un problema con Uber dovrebbero aiutarla ad adeguarsi agli standard anziché bandirlo».
Neelie Kroes si interessa da qualche tempo della faccenda ed è convinta che Uber può finire con l'essere un vantaggio per i tassisti, come le hanno confermato quelli «dalla mente aperta» con cui ha parlato di persona.
Il commissario si chiede poi come farà la polizia a mettere in atto il blocco di Uber. «Forse spierà i telefoni per vedere se state prendendo una prenotazione? Non credete che la polizia di Bruxelles abbia di meglio da fare?».
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