L'autrice di un blog esilarante si svela.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 15-05-2003]
Personalità Confusa è uno dei blog più spiritosi e divertenti della Blogosfera, così chiamano i blogger il loro piccolo grande mondo e se non ci credete andate a leggervi il riassunto, con commento critico, dell'ultima serie di spot Tim. Così divertente da risultare uno dei più letti, ma soprattutto citati e linkati dagli altri bloggers.
Perché? Perché credo che sia stato uno dei primi ad essere un blog "matrioska", cioè come la bambola russa che ne ha un'altra dentro che ne contiene un'altra, ecc. In questo caso nello stesso blog si alternano "diaristi" diversi, con ruoli diversi (il direttore di marketing di Personalità Confusa Spa è uno di questi) così da non sembrare scritto da un unica persona (così come è in realtà) ma da più persone, un'unica, molteplice personalità ma "confusa".
Almeno credo di averla capita così, fatto sta, che Personalità Confusa colpisce e mette alla berlina tic e vizi del mondo di un'azienda della new economy, ed è diventato (il blog) così popolare che molti si chiedono chi ci sta dietro. Abbiamo provato ad intervistarla per capirci qualcosa.
Personalità Confusa: "Quello della Masera era uno scherzo architettato da Skipintro.org e da Massimo Mantellini, noto blogger giornalista che grazie a Dio ogni tanto mi legge. Quel giorno aveva voglia di prendermi in giro. La vera Masera è venuta a smentire sul mio blog e su quello di Mantellini, con un tono che mi pareva cordiale e spiritoso.
Le ho scritto un'e-mail scusandomi e ne ho approfittato per chiedere se La Stampa voleva comprare il mio blog. Lei mi ha risposto che non si era offesa, ma che per il blog non aveva soldi! Allora le ho domandato se mi prendeva come CoCoCo o gratis a La Stampa on line, le ho proposto una rubrica sui weblog tenuta nientemeno che da Personalità Confusa. Non l'ho mai più sentita."
ZN: Il mistero è il segreto di ogni fascino, soprattutto se femminile, ma prima o poi si svelerà?
Personalità Confusa: "Non ero a BlogAge, non sono Anna Masera, non sono giornalista. Magari! Lavoro in un ufficio di impiegati di una società che millanta di vendere fantomatici servizi di marketing e comunicazione ad aziende high-tech e, te lo giuro, guadagno tre lire. Scrivo quasi tutto dall'ufficio, finora i miei capi non se ne sono accorti. Se sapessero chi sono e che passo il 70% dell'orario di lavoro a bloggare penso che mi licenzierebbero, e con i tempi che corrono temo che non aspettino altro.
E poi, nella realtà per così dire fisica sono una persona estremamente riservata e timida, di una timidezza al limite della psichiatria. Balbetto, mi sudano le mani e le ascelle, mi tremano le mani, mi accendo la sigaretta al contrario...Ho paura che deluderei moltissimo coloro che mi leggono se andassi a mostrarmi ad una di quelle conferenze, alle quali peraltro non saprei nemmeno cosa dire.
La sera di BlogAge io ero al cinema con persone che non sanno nemmeno che i blog esistano. ...Prima di pubblicare le mie foto sul blog dovrò farmi operare per assomigliare a Selvaggia Lucarelli o ad Alena Seredova, che non so nemmeno chi sia però dal cognome sembra un tipo appariscente. Oddio, forse ho fatto una gaffe, spero che la mia amica Selvaggia, bloggeuse avvenente, non mi quereli per questo paragone".
ZN: Secondo te quando si raggiungerà il punto di saturazione: cioè quando si sarà stufi di parlare di blog? I blog resisteranno alla fine della moda?
Personalità confusa: "Non riesco ad immaginare il futuro dei blog: vedo solo che il numero dei blog italiani sta aumentando a vista d'occhio. questo può significare che presto quasi chiunque avrà il suo blog. C'è una strana e forse infondata teoria secondo la quale sulla Rete americana succede con qualche anno di anticipo ciò che poi accadrà sul web italiano. La comunità blog Usa si è sviluppata con molto anticipo su quella nostrana, cosa sta succedendo là adesso? Nulla? Qualcuno ci guadagna? Quanti americani mantengono un blog? Mmm.... ho detto una cosa poco intelligente?
ZN: Ti propongo un'ipotesi, forse è sbagliata: ci sono almeno 2 Italie, una scrive sui blog e si linka, parla sempre male di Berlusconi e di questa società, l'altra non sa nemmeno cosa sia un blog, non gliene frega niente, Internet la usa per lavoro o per vedere un po' di culi e tette, ma governa e fa andare avanti il Paese. E' troppo qualunquistica?
Personalità Confusa: "Forse è un po' generica o manichea, ma efficace. Dà per scontato che il blog sia un fenomeno di sinistra, di una sinistra perdente e senza troppe speranze. Una sinistra che parla, discute, scrive e si indigna ma alla fine litiga con sé stessa e non conclude in concreto. Forse è una metafora di quello che succede nella vita pubblica. Però i blog non sono tutti di sinistra. A occhio, quelli scritti da gente con "idee di sinistra" sono più numerosi ed attivi di quelli di destra, sto semplificando un po', ma penso che renda l'idea. Non so se conosci quella esilarante canzone di Gaber su "destra e sinistra": oggi lui canterebbe che "farsi un blog" è più di sinistra, mentre il sito porno è più di destra".
ZN: L'emozione più bella nel scrivere il tuo blog?
Personalità Confusa: L'interazione con altre scritture e altri pensieri. Le discussioni, lo scambio di idee, i commenti, il confronto continuo su opinioni e notizie, futili o importanti che siano. I blog e la comunità che ci vive attorno permettono un'interazione di pensieri che finora ho visto in pochi altri luoghi, nemmeno in certi confronti vis-a-vis, forse perché secondo me la parola scritta ha ancora più forza di quella a voce, specie nel dibattito.
Ho passato giornate divertentissime sui blog, ho scoperto che c'è un sacco di gente comune che scrive benissimo. Mi piacciono le news ma soprattutto i diari che raccontano la quotidianità con stile ed ironia. A volte mi faccio delle grasse risate, altre volte mi commuovo. Non so, da quando ci sono i blog leggo un po' meno giornali e un po' meno libri, e più blog. Mi pare che i blog mi emozionino di più. E poi sono gratis.
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