McAfee mostra come il gioco d'azzardo possa essere una manna per i cybercriminali.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 07-05-2014]
Quello del gioco d'azzardo online, di cui i casinò sono l'espressione probabilmente più conosciuta, è un settore in piena espansione, destinato ad aumentare del 30% nei prossimi tre anni.
Ad affermarlo è McAfee nel suo ultimo rapporto, intitolato Jackpot! Money Laundering Through Online Gambling. Come dire: Jackpot! Il riciclaggio di denaro attraverso il gioco d'azzardo online.
Il problema sta nel fatto che i criminali hanno scoperto come i giochi d'azzardo online un modo perfetto per riciclare il denaro al riparo da occhi indiscreti, sfruttando le grandi quantità di soldi gestite dai siti di questo tipo.
Il quadro complessivo, in cui si muoverebbe un numero di siti non autorizzato ben 10 volte superiore al numero dei siti autorizzati, è complicato dal fatto che l'operato delle forze dell'ordine è rallentato dal dover affrontare diverse giurisdizioni internazionali (104 per regolare 2.734 siti).
Se a ciò si aggiunge quanti operano nel cosiddetto dark web, non raggiungibile attraverso i normali motori di ricerca, si capisce come l'attività necessaria per far rispettare la legalità sia davvero enorme; così i criminali hanno gioco facile nel muovere grandissimi volumi di denaro.
Secondo McAfee i problemi principali che rendono il gioco d'azzardo tanto appetibile per le organizzazioni criminali sono tre.
Il primo è l'anonimato garantito dai siti: spesso non è necessario fornire informazioni personali per l'utilizzo di questi servizi. Tutto avviene tramite pseudonimi e valute virtuali, rendendo difficile alle forze dell'ordine seguire le operazioni.
Il secondo è l'esistenza di molte modalità di pagamento, dalle carte di credito alle carte di debito, dai bonifici agli assegni, dai trasferimenti diretti tra i giocatori agli addebiti in bolletta telefonica e molti altri ancora. Anche questa caratteristica complica il monitoraggio.
Infine, c'è il numero di siti. Come dicevamo più sopra, a fine 2013 c'erano 2.734 siti di gioco su Internet, posseduti da 867 soggetti. McAfee calcola però che ogni giorno nascano dieci nuovi siti illegali.
Per quanto riguarda l'Italia, negli ultimi sei anni s'è registrata una crescita decisa del fenomeno: siamo passati dall'unico sito autorizzato nel 2008 ai 230 di fine 2013, con una spesa da parte dei giocatori che l'anno scorso si attestava a 725 milioni di euro.
Ultimamente si assiste a uno sviluppo particolare del settore mobile: la spesa tramite smartphone è raddoppiata nel 2013.
Nel complesso, la questione non è far chiudere i siti indiscriminatamente (perché ve ne sono molti che operano all'interno della legge), ma riuscire a far applicare la legge: è questa l'opinione di Raj Samani, CTO di McAfee per l'area EMEA.
«Grazie a partnership e collaborazioni tra le autorità transfrontaliere, le forze dell'ordine, gli ISP, le società di sicurezza Informatica, il mondo accademico e le istituzioni finanziarie» - spiega Samani - «l'industria del gioco d'azzardo online può impedire ai criminali di raggiungere il jackpot e farla franca».
«La consapevolezza della situazione è il primo passo, l'azione verrà dopo. Ora che abbiamo fatto un po' di luce su questo problema, si tratta di lavorare insieme per far cessare queste pratiche illegali e scoprire il bluff del crimine informatico» conclude il CTO di McAfee.
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