Condividere la Conoscenza nelle Imprese

A Milano l'11 Giugno un Convegno sul Knowledge Management.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 04-06-2003]

Mercoledì 11 Giugno alle 9.30 presso il Politecnico di Milano-Aula S01 in Piazza Leonardo da Vinci 32 si aprirà il Convegno "Condividere la conoscenza per competere. Gestione, tecnologie e casi di Knowledge Management. Il Convegno è promosso da Politecnico Innovazione, il consorzio del Politecnico di Milano per l'innovazione nelle piccole e medie imprese.

Nell'incontro verranno presentati casi concreti di Knolwledge Management: come si mettono in comune, a partire dal web, informazioni, documenti, progetti, e conoscenze diffuse fra il personale di un'azienda, i clienti, i partner, i fornitori. Come creare un patrimonio comune di competenze che rappresenta un fattore di successo per far fronte ad una concorrenza sempre più forte.

Dopo un'introduzione del prof. Giampio Bracchi del Politecnico di Milano e dei prf. Mariano Corsi e Stefano Mainetti, dello stesso Ateneo, sugli aspetti generali dei sistemi di condivisione della conoscenza e delle varie tecnologie disponibili verranno presi in esame alcuni casi di successo.

Tra questi l'Intranet di Telecom Italia Mobile(Tim) realizzata dalla Logotel S.p.a per collegare l'Azienda alla sua rete di vendita diretta ed indiretta.

Un caso molto interessante è costituito dalla rete Innet che è una Intranet per la condivisione del know how fra centri di trasferimento tecnologico, agenzie di sviluppo e centri di ricerca lombardi che supportano le imprese nelle attività di innovazione. E'stata realizzata con il contributo della Regione Lombardia e del Fondo Sociale Europeo: l'imprenditore può rivolgersi ad uno dei centri di ricerca per avere accesso alle competenze dei centri di ricerca mentre i ricercatori possono confrontarsi con le reali esigenze delle imprese e dispongono di un archivio comune di informazioni.

Sergio Givone, esperto della società di consulenza Webegg si soffermerà sul rapporto dipendenti-organizzazione all'interno dell'azienda e sulle soluzioni per farne un fattore di successo.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pier Luigi Tolardo

Commenti all'articolo (0)


La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
Sei favorevole all'utilizzo dei tablet al posto dei libri di scuola?
Sì. L'iPad con i libri multimediali è una figata.
No. È una spesa in più a carico delle famiglie.
Sì. Salviamo gli alberi e inquiniamo con l'e-garbage.
No. I tablet hanno un'obsolescenza tecnologica che galoppa: dopo cinque anni, usati tutti i giorni, sarebbero completamente da buttare.
Sì. Cambia la forma ma non la sostanza e la qualità dell'insegnamento.
No. Gli studenti non imparerebbero più a prendere appunti su carta, a scrivere e a fare i conti a mente.
Sì, ma dalle scuole medie in avanti: alle elementari un bambino dovrebbe imparare a leggere su libri veri. Dovrebbe imparare a consultare l'indice in fondo al libro e a cercare dei documenti in una biblioteca vera e organizzarli, non a fare copia e incolla da internet.
No. Gli stessi docenti, in molti casi, non avrebbero la più pallida idea di come utilizzarli. Per non parlare del Ministero che dovrebbe decidere quali programmi si devono o non si devono usare.

Mostra i risultati (2944 voti)
Luglio 2025
La IA di Google "fa calare il traffico" ai siti web: parte la denuncia alla Commissione Europea
Il frigorifero di Samsung che fa a meno del gas: sfrutta l'effetto Peltier
Il pericolo delle eSIM
SPID, l'addio è ufficiale: il governo punta su CIE e IT Wallet
Bollette gonfiate, le strategie illecite. Scandalo energetico in Italia
Eliza colpisce ancora
Fuga da Windows: in tre anni ha perso 400 milioni di utenti. Preferiti Android, Mac e Linux
Giugno 2025
Windows 10, aggiornamenti gratuiti per tutti. Ma ci sono requisiti da rispettare
Addio, vecchia carta d'identità: è obbligatorio passare alla CIE entro agosto 2026
16 miliardi di nomi utente e password finiscono online: coinvolti anche Facebook, Google e Apple
Tracciamento delle notifiche: ultima frontiera
Amazon stringe sui resi: la finestra scende da 30 a 14 giorni
Passare a Windows 11 è più semplice con Windows Migration. La fine di Windows 10 è già arrivata
WhatsApp, ecco perché stai ricevendo un messaggio che ti chiede di aggiungere l'indirizzo email
Richiamati oltre un milione di power bank: potrebbero surriscaldarsi fino a prendere fuoco
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 13 luglio


web metrics