È 10.000 volte più potente di tutte quelle osservate sinora.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 03-08-2015]
L'aurora boreale è uno spettacolo che non fatica a lasciare a bocca aperta i suoi osservatori ma che, sinora, era stato visto soltanto sulla Terra e su alcuni pianeti del sistema solare: Giove, Saturno e Urano.
Ora uno studio pubblicato su Nature annuncia l'avvistamento della prima aurora polare extrasolare, in quanto rilevata su un corpo celeste situato al di fuori del nostro sistema solare.
Il rilevamento è avvenuto durante lo studio della nana bruna LSR J1835+3259, a 18 anni luce dalla Terra, nella costellazione della Lira: osservandola, gli scienziati hanno notato un aumento periodico della sua luminosità, una sorta di "flash" che si verificava ogni due ore.
Usando il telescopio Hale di San Diego i il National Radio Astronomy Observatory del Nuovo Messico gli astronomi hanno catturato i segnali radio e ottici emessi dalla nana bruna, e hanno trovato che corrispondevano ai segnali emessi durante i fenomeni noti come aurore polari.
L'aurora su LSR J1835+3259 si verifica quando gli elettroni presenti nell'atmosfera della nana bruna collidono con il sodio e l'ossigeno, causando l'emissione di luce verde e gialla; quando invece collidono con l'idrogeno, avviene l'emissione di raggi infrarossi.
«Tutta l'attività magnetica che vediamo su questo oggetto può essere spiegata con potenti aurore» spiega Gregg Hallinan, del California Institute of Technology. «Ciò indica che l'attività aurorale sostituisce l'attività coronale, che vediamo nelle stelle, nelle nane brune e negli oggetti più piccoli».
Le nane brune sono spesso definite "stelle mancate", dato che la loro massa non è sufficiente a innescare la fusione dell'idrogeno; alcuni astronomi hanno anche proposto di riclassificarle come pianeti giganti, sottolineando come alcune di esse presentino un'atmosfera e, come s'è visto, persino aurore polari.
LSR JJ1835+3259, in particolare, ha una massa 80 volte superiore a quella di Giove ma le dimensioni sono press'a poco le stesse. Nonostante le brillanti aurore che periodicamente si verificano e sono 10.000 volte più intense di quelle osservate sinora, la nana bruna non è visibile a occhio nudo.
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