Un appello firmato dagli iscritti Cisl riapre la questione: perché punire chi ha rivelato una situazione grave anziché i veri colpevoli?
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 28-08-2015]
Fausto Scandola, 73 anni, pensionato e dirigente della Cisl, è stato espulso dal suo sindacato a fine luglio, in piena estate, forse per evitare troppo clamore.
Il motivo dell'espulsione è l'invio di una mail in cui denunciava gli altissimi stipendi ricevuti da alcuni dei massimi dirigenti della Cisl - accusa mai smentita dalla stessa Cisl - a partire dal segretario generale Raffaele Bonanni (rimasto in carica fino alla scorsa primavera); tali compensi erano peraltro spesso cumulati con altrettanto elevate pensioni e con compensi in organismi esterni al sindacato ma sempre di nomina sindacale.
Scandola, che ha ricevuto moltissima solidarietà all'esterno della Cisl e anche, all'interno di essa, da parte di moltissimi semplici iscritti e lavoratori, intende ricorrere alla magistratura civile per essere riammesso nel sindacato.
Afferma infatti di non riuscire a capire - ed è difficile dargli torto - perchè mai debba essere punito lui che ha denunciato uno stato di cose inaccettabile per l'etica sindacale e non lo siano questi dirigenti che si sono aumentati lo stipendio superando sia i regolamenti sia l'antica prassi di contenerli poiché, dopotutto, si tratta di sindacati, cioè di organizzazioni senza fini di lucro per la tutela di lavoratori e pensionati spesso a basso reddito.
Intanto a suo favore si è mobilitato un gruppo di dirigenti storici della Cisl, fra cui l'ex segretario generale dei metalmeccanici cislini Gianni Italia e gli ex segretari generali della Cisl Piemonte Giancarlo Panero e Giovanni Avonto.
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Sul sito SindacalMente, diretto da Toni Ferigo e Adriano Serafino (anch'essi storici dirigenti dei metalmeccanici), è stato lanciato a Ferragosto un appello di soli iscritti Cisl, raccogliendo subito 125 firme per chiedere l'annullamento del provvedimento a carico di Scandola.
Secondo queste persone Scandola - che era stato già giudicato dai Probiviri della Cisl del Veneto, i quali l'avevano semplicemente ammonito per i toni usati - non sarebbe potuto essere giudicato di nuovo dai Probiviri della Cisl Nazionale senza che fossero emersi nuovi elementi contro di lui.
Intanto l'attuale segretaria generale della Cisl Annamaria Furlan ha lasciato capire che non intende ritornare sui propri passi revocando l'esplusione di Scandola anche se ammette i casi denunciati, a suo parere isolati, e ha annunciato un nuovo regolamento amministrativo delle retribuzioni dei dirigenti Cisl: ciò dovrebbe evitare, in futuro, altri casi di abuso come quelli denunciati nella email di Fausto Scandola.
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