Popcorn Time finisce sotto sequestro

L'Italia blocca l'accesso al Netflix dei pirati.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 01-09-2015]

Popcorn Time sequestrato italia genova

Nel campo della lotta alla pirateria l'Italia ha una lunga storia di attività censorie nei confronti dei siti accusati di spacciare illegalmente materiale coperto da copyright.

L'ultimo a essere colpito è il sito di Popcorn Time, il popolare software definito "il Netflix dei pirati" per via della facilità con cui permette di accedere a film e serie TV senza sborsare un euro.

La Procura di Genova ne ha infatti disposto il sequestro, bloccando tutti i domini ufficiali dai quali è possibile scaricare Popcorn Time: popcorntime.io, popcorntime.se e popcorntimeitalia.com, che infatti non sono più raggiungibili.

Il blocco è stato tuttavia reso effettivo tramite la modifica dei DNS: ciò significa che aggirarlo non è complicato.

Peraltro l'avvocato Fulvio Sarzana, noto esperto delle questioni legate alla censura nel web, segnala come non tutti i tribunali siano disposti a censurare l'accesso a servizi come Popcorn Time e cita la recente decisione della Corte distrettuale di Tel Aviv, la quale s'è opposta al blocco dei portali dai quali è possibile scaricare materiale protetto da copyright.

Sondaggio
Quali tra queste informazioni ti piacerebbe che fossero rese pubbliche?
I provvedimenti sanitari relativi a bar, ristoranti e altri locali pubblici.
Il casellario giudiziale con le fedine penali dei cittadini.
Le valutazioni sulle performance degli insegnanti scolastici e dei professori universitari.
Le transazioni immobiliari effettuate da ciascun cittadino.
I mutui accesi da ciascun cittadino.
Le dichiarazioni dei redditi di ciascun cittadino.

Mostra i risultati (2300 voti)
Leggi i commenti (13)

Secondo il tribunale israeliano, infatti, ciò violerebbe la libertà di espressione e il principio di libera circolazione delle informazioni; non solo: l'applicazione del blocco senza dare alla possibilità ai gestori dei siti bloccati di far valere le proprie ragioni violerebbe inoltre i diritti di difesa.

Intanto, gli sviluppatori di Popcorn Time non sembrano preoccupati: «Anche se riescono a bloccare il sito, Popcorn Time è un programma stand-alone e così, una volta che l'utente l'ha scaricato, è improbabile che i blocchi creino ulteriori problemi, a parte impedire ai nuovi utenti di scaricare il software direttamente dal nostro sito o, in qualche caso, di aggiornarlo».

«In ogni caso» - aggiungono gli sviluppatori - «faremo del nostro meglio per sistemare le cose in modo tale da rendere effettivamente inutili questi blocchi».

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (4)

Basta cambiare i DNS e il sito è raggiungibile come sempre, mettete quelli di Google: 8.8.8.8 e 8.8.4.4
1-9-2015 11:32

{Lucio}
Io vedo nell'immagine che si chiama Popcorn Team (gruppo, squadra)e non Popcorn Time (tempo).
1-9-2015 10:04

{mutek}
praticamente quello che hai fatot in questo momento leggendo questo articolo...ovvero hai scaricato il file html te lo sei bello che letto e non hai condiviso nulla...non hai caricato nessun file html in rete!!! La questione è piu complicata.
1-9-2015 09:48

Gli sta bene perchè sono delle sanguisughe: Sfruttano il sistema di condivisione torrent, scaricando senza condividere.
1-9-2015 09:29

La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
Quali sono i rischi maggiori del cloud computing?
Distributed Denial of Service (DDoS): cresce l'impatto dei tempi di indisponibilità di un sito web, che possono costare perdite di milioni di euro in termini di introiti, produttività e immagine aziendale.
Frode: perpetrata da malintenzionati con l'obiettivo di trafugare i dati di un sito e creare storefront illegittimi, o da truffatori che intendono impadronirsi di numeri di carte di credito, la frode tende a colpire - prima o poi - tutte le aziende.
Violazione dei dati: le aziende tendono a consolidare i dati nelle applicazioni web (dati delle carte di credito ma anche di intellectual property, ad esempio); gli attacchi informatici bersagliano i siti e le infrastrutture che le supportano.
Malware del desktop: un malintenzionato riesce ad accedere a un desktop aziendale, approfittandone per attaccare i fornitori o le risorse interne o per visualizzare dati protetti. Come il trojan Zeus, che prende il controllo del browser dell'utente.
Tecnologie dirompenti: pur non essendo minacce nel senso stretto del termine, tecnologie come le applicazioni mobile e il trend del BYOD (bring-your-own-device) stanno cambiando le regole a cui le aziende si sono attenute sino a oggi.

Mostra i risultati (1399 voti)
Aprile 2025
Intel pronta a licenziare 20.000 persone
Fire TV stick, Amazon pronta a lasciare Android per Vega OS
Siti per adulti, Agcom impone la verifica dell’età con il doppio anonimato
Android sempre più esigente: ora servono almeno 32 Gbyte
Il terzo giorno Android si riavvia
Microsoft: ''Non toccate la cartella misteriosa''
Windows Recall, forse è la volta buona
Le funzioni di Skype che Teams non ha
WhatsApp per Windows: non aprite quell'immagine
Vibe coding: creare programmi senza saper programmare
Dalla Cina l'alternativa a HDMI e DisplayPort
Pesci d'aprile, ci casca anche la IA
Thunderbird si evolve: in arrivo una versione Pro e il servizio Thundermail
Segnali dal futuro
Marzo 2025
Windows 11, addio all'ultima scappatoia per evitare l'account online
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 26 aprile


web metrics