Barriere coralline, è la crema solare a ucciderle

La colpa è dell'ossibenzone, che avvelena i coralli e ne fa mutare il DNA.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 23-10-2015]

creme solari barriere coralline

Lo stato di pericolo in cui versano i coralli dovrebbe essere ormai noto a tutti, ma che la colpa fosse delle creme solari è probabilmente una sorpresa per molti.

Eppure, stando alle ricerche del team guidato dal dottor Omri Bronstein dell'Università di Tel Aviv, le cose stanno proprio così: per la precisione, a minacciare la sopravvivenza dei coralli è un componente delle creme solari, l'ossibenzone, presente in oltre 3.500 prodotti venduti in tutto il mondo.

«L'ossibenzone» - spiega il dottor Bronstein - «inquina le barriere coralline a causa dei nuotatori che si sono spalmati creme solari o delle acque di scarico delle fogne municipali».

Tale composto è nocivo soprattutto ai coralli giovani e anche se presente nell'acqua in piccole quantità: rende i coralli più sensibili allo sbiancamento anche a temperature basse e può danneggiarne il DNA, cancellandone la capacità di riproduzione.

Non è finita: l'ossibenzone interferisce con gli ormoni dei coralli neonati, i quali finiscono con il restare intrappolati nel loro stesso esoscheletro, e causa deformazioni come l'espansione della bocca dei coralli fino a cinque volte le dimensioni normali.

Sondaggio
Autorizzi il browser a ottenere la cronologia dei siti Internet che hai visitato?
Ho disabilitato questa opzione
Sì, ma cancello la cronologia regolarmente
Sì, è comodo, così non devo digitare l'intero indirizzo
Non so

Mostra i risultati (2419 voti)
Leggi i commenti (18)

Perché l'effetto tossico sia avvertibile è sufficiente che la concentrazione di ossibenzone sia di 62 parti per bilione, «equivalente a una goccia d'acqua in 6,5 piscine olimpioniche» come spiega ancora il dottor Bronstein.

I ricercatori hanno calcolato che chi passa la giornata in spiaggia applica sul corpo tra i 60 e i 120 grammi di crema solare, stimando che venga usata ogni due ore dopo aver nuotato, essersi asciugati o dopo aver sudato parecchio; moltiplicando tale quantità per il numero dei nuotatori si ottiene un'idea del pericolo causato da chi si tuffa in zone vicine alle barriere coralline.

Tali zone sono quelle in cui è stata rilevata la maggiore concentrazione di ossibenzone, eppure ne sono state trovate tracce in grado di inquinare anche sulle barriere coralline situate tra gli 8 e i 32 km dalla costa.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (3)

Premesso che non intendo affatto mettere in dubbio lo studio - non ne avrei certo la competenza - l'affermazione che mi lascia assai perplesso è cosa che, francamente, mi sembra assai difficile da credere... :-k Leggi tutto
25-10-2015 18:20

Mi sembra una concentrazione omeopatica, quante molecole per litro saranno rimaste? :roll: Mauro Leggi tutto
23-10-2015 03:44

Tra 60 e 120 grammi? Mi sembra decisamente troppo: in media, un flacone è 200 grammi, quindi con 60 grammi durerebbe appena 3 giorni...
22-10-2015 18:55

La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
Sei favorevole all'utilizzo dei tablet al posto dei libri di scuola?
Sì. L'iPad con i libri multimediali è una figata.
No. È una spesa in più a carico delle famiglie.
Sì. Salviamo gli alberi e inquiniamo con l'e-garbage.
No. I tablet hanno un'obsolescenza tecnologica che galoppa: dopo cinque anni, usati tutti i giorni, sarebbero completamente da buttare.
Sì. Cambia la forma ma non la sostanza e la qualità dell'insegnamento.
No. Gli studenti non imparerebbero più a prendere appunti su carta, a scrivere e a fare i conti a mente.
Sì, ma dalle scuole medie in avanti: alle elementari un bambino dovrebbe imparare a leggere su libri veri. Dovrebbe imparare a consultare l'indice in fondo al libro e a cercare dei documenti in una biblioteca vera e organizzarli, non a fare copia e incolla da internet.
No. Gli stessi docenti, in molti casi, non avrebbero la più pallida idea di come utilizzarli. Per non parlare del Ministero che dovrebbe decidere quali programmi si devono o non si devono usare.

Mostra i risultati (2981 voti)
Dicembre 2025
Call center Konecta, mille lavoratori a rischio tra Piemonte e Toscana
Dalla frustrazione alla performance: imprecare rende più forti e resistenti
Ordina RAM DDR 5 su Amazon, riceve DDR 2: ecco come funziona la truffa del reso
Televisori LG, dopo l'aggiornamento compare l'app di Copilot. E non si può più togliere
Google lancia la traduzione simultanea universale: bastano qualsiasi telefono Android e auricolari
Tassa da 2 euro sui pacchi fino a 150 euro: la Manovra 2026 coinvolge milioni di spedizioni
Lo script open source che fa sparire Copilot, Recall e gli altri componenti IA da Windows 11
Google Antigravity cancella un intero drive: la IA si scusa, ma i dati sono persi
Migliaia di aerei A320 a terra. Perché è una buona notizia
Arduino passa a Qualcomm: la comunità hacker esplode di malcontento
Piracy Shield, i provider italiani presentano il conto: 10 milioni di euro l'anno
Il Digital Omnibus è una resa dell'Unione Europea?
Novembre 2025
MediaWorld vende iPad a 15 euro per errore, adesso li vuole tutti indietro
Riscaldano casa con un datacenter in giardino: giù i costi delle bollette
I Baschi Grigi della Cybersicurezza
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 24 dicembre


web metrics