Il risarcimento chiesto dall'ex wrestler per il video porno pubblicato ha messo sul lastrico il popolare editore.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 19-08-2016]
Lo scorso marzo parlammo del risarcimento milionario chiesto da Hulk Hogana a Gawker Media, che rischiava di far finire in bancarotta uno dei principali gruppi di informazione in Rete.
In questi mesi la vicenda è andata avanti, e poco tempo fa il processo s'è concluso: Gawker Media è stata condannata a pagare 140 milioni (i 115 milioni chiesti da Hulk Hogan più i danni punitivi).
Di fronte a una richiesta tanto elevata, Gawker ha fatto l'unica cosa possibile: ha messo in vendita gli altri siti - come Gizmodo, Lifehacker, Kotaku, Deadspin, Jezebel, Jalopnik - e ha annunciato la chiusura delle attività del sito principale, Gawker.com. L'articolo continua qui sotto.
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Lo staff di Gawker verrà «assegnato ad altri ruoli editoriali, in uno degli altri sei siti o in qualche altra posizione all'interno di Univision».
Non è invece ancora stato deciso che cosa fare di tutto il materiale pubblicato in questi 14 anni da Gawker, e dei suoi archivi: la possibilità che svanisca per sempre da Internet non è ancora scongiurata.
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