È finito il tempo in cui manager e leader si vantavano di non riposare mai: oggi l'importanza di un buon sonno per lavorare meglio è riconosciuta, e dormire bene è il nuovo status symbol.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 10-05-2017]
Il detto "chi dorme non piglia pesci"? È ora di ribaltarlo. Se fino a ieri dormire poco, per dedicarsi alla carriera giorno e notte, era considerato tratto distintivo delle persone di successo, oggi questo paradigma è finalmente cambiato.
Negli USA si parla di "sleep revolution" e molti CEO di grandi compagnie stanno cambiando abitudini. Del resto una ricerca di RAND Europe ha quantificato per la prima volta l'anno scorso i danni economici provocati dalla mancanza di sonno fra i lavoratori: negli Stati Uniti ha un costo di oltre 400 miliardi di dollari all'anno.
Luigi Innocenti, uno dei titolari e fondatori di Astro Italia, azienda che produce materassi su misura, ha dichiarato a Zeus News: «In Italia abbiamo una cultura diversa da quella americana, ma ciò non significa che la mancanza di sonno non sia un problema. Spesso sottovalutiamo gli effetti negativi del dormire poco o male, e sul lavoro pensiamo di recuperare a suon di caffè. Ma è solo un palliativo: per lavorare meglio, dobbiamo dormire meglio»
Di seguito, cinque motivi per cui un buon sonno migliora la produttività.
Il detto popolare recita che per uscire da una situazione difficile dobbiamo "dormirci su". C'è un fondamento scientifico: quando dormiamo, infatti, il cervello continua a essere attivo, riordina le idee e quando ci svegliamo le cose ci appaiono più chiare, e siamo portati a trovare soluzioni più creative e intelligenti.
Nei meccanismi che regolano sia il sonno sia l'umore sono coinvolti gli stessi neurotrasmettitori, serotonina e dopamina, e un ormone, la melatonina. Il loro legame è complesso, ma i risultati li conosciamo bene: se siamo riposati siamo anche più felici, più energici e più ben disposti verso gli altri. E questo fa una differenza enorme quando abbiamo a che fare con i colleghi, con i clienti o con il capo.
Reattività e concentrazione diminuiscono quando non si dorme o si dorme male. Basti pensare che 24 ore senza sonno hanno effetti simili a quelli di un tasso alcolemico di 1g/L, cioè il doppio della soglia legale in Italia.
Durante il sonno il nostro cervello riordina le idee, fissando quelle importanti nella memoria e "pulendo via" ciò che non serve. Per questo, quando notiamo che dimentichiamo troppi appuntamenti e scadenze, è bene fare mente locale: non stiamo diventando stupidi, il problema probabilmente è che non dormiamo abbastanza.
Se non si dorme abbastanza, il giorno successivo ci si stanca più velocemente: su una giornata lavorativa di 8 ore, si risulta esausti circa un'ora prima del solito. E quando si è esausti, si comincia a procrastinare e la produttività si azzera.
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