Un'analisi sociologica fa emergere i vari profili dei "surfisti" del Web italiano.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 12-11-2003]
Il cyberspazio assume un posto sempre più rilevante non solo nell'organizzazione del lavoro degli italiani, ma anche e sempre di più, nel loro tempo libero, o per usare un'espressione francese, molto calzante, "loisir".
Ora un'indagine sociologica sul tempo libero degli italiani si occupa anche del profilo sociale e culturale dei cybernauti italiani: si tratta de "Il tempo del loisir. Media, new media e altro ancora", una raccolta di saggi e ricerche sull'uso del tempo libero, da parte degli italiani, a cura della ricercatrice universitaria di Statistica Sociale dell'Università di Roma, Isabella Mingo ed edita da Guerini.
Il libro si chiude proprio con un'interessante e poco conosciuta ricerca sui cybernauti italiani, che segue ricerche altrettanto interessanti sul rapporto degli italiani con altri media: Tv, radio, cinema, letture.
Ai "cybernauti del loisir" si contrappongono i "non cybernauti in assoluto" (non solo nel tempo libero) che risultano prevalentemente donne, con un basso titolo di studio, in posizione marginale rispetto al lavoro cioè pensionati e casalinghe, residenti in Comuni sotto i 50.000 abitanti.
I "cybernauti del tempo occupato" sono, invece, quelli che usano la Rete per motivi di lavoro e studio: principalmente uomini, con titolo di studio elevato, occupati o studenti, in età 25-44 anni, residenti nelle aree metropolitane.
Comunque, anche le donne che utilizzano la Rete lo fanno più per lavoro che per svago preferendo pare "spazi reali" a "spazi virtuali" per il proprio tempo libero.
La ricerca suddivide i "cybernauti del tempo libero" in 4 grandi gruppi: "cybernauti indoor", "cybernauti ludici interattivi", "cybernauti outdoor", "cybernauti strumentali raffinati". Vediamo meglio queste categorie.
I "cybernauti indoor" corrispondono al 33% dei cybernauti del tempo libero, e sono definito come il segmento dei tradizionalisti perché questi soggetti sono caratterizzati da un uso sporadico e domestico della Rete, cioè vi accedono da casa ed occasionalmente.
Visitano soprattutto siti di medicina e salute e anche cucina, hanno una familiarità ridotta con il Pc e il loro tempo libero è più caratterizzato da attività tradizionali come il consumo di Tv, la lettura di libri, il cinema, ma non fanno sport e non fanno feste e viaggi con amici, nè visitano musei o vanno a concerti.
In questo gruppo c'è una prevalenza di donne, in una età compresa tra i 25-44 anni (ma anche un 22% tra i 45 e 64 anni), con un titolo di studio medio.
Ci sono poi i "cybernauti ludici interattivi": sono circa il 25% dei cybernauti del tempo libero, soprattutto i più giovani. Al 60% usano Internet per gioco, prevalentemente da casa, con una frequenza di qualche volta a settimana. Prevalentemente visitano siti di spettacolo o di sport. Oltre che uno strumento di gioco, per loro il Pc è uno strumento di comunicazione.
I giovani interattivi utilizzano la Rete per inviare e ricevere messaggi, per spedire SMS (81,4%) ma anche per telefonare. Hanno familiarità con DVD e videogames, fanno sport, vanno a ballare e, naturalmente, ascoltano la radio. Non utilizzano il Web "per cultura" ma sono iperattivi ed utilizzano i New Media con disinvoltura.
Il loro profilo socio-demografico è quello dei napster in cerca di brani musicali da ascoltare e scambiare, vengono definiti "la futura classe dirigente dei media".
I "cybernauti outdoor" sono circa il 17% ed è rappresentato da giovani che si caratterizzano per un uso extradomestico della Rete sia per svago che per motivi di studio ma con una frequenza ridotta che li caratterizza come cybernauti occasionali. Anche qui visitano soprattutto siti di divertimento e finalità ludiche.
A differenza degli interattivi, però, hanno poca dimestichezza con il Pc, perché, probabilmente non ne dispongono di uno a casa, e lo utilizzano da scuola o negli Internet cafè. A differenza del gruppo precedente risiedono in piccoli centri, sono più donne (45,7% contro 37,2%). Per loro il Web è un'attività fra le altre, da condividere con gli amici, forse la più trendy.
Infine il 25% sono i "cybernauti strumentali raffinati" che utilizzano, quotidianamente, la Rete sia per svago che per lavoro fuori casa. Hanno una varietà di interessi, che si riflette nei siti che visitano: siti di viaggi (56,7%), di arte e cultura (38,4%), di scienza e tecnologia (28,2%), di associazioni (14%).
Questi cybernauti dimostrano una forte dimestichezza con il Web dove reperiscono informazioni, accedono a servizi bancari (51,1%), scolgono attività finanziarie(12,3%), fanno acquisti on line (22,8%). Leggono, più volte a settimana o tutti i giorni, i quotidiani elettronici (33%) ma usano la Rete anche per comunicare, ricevendo ed inviando SMS (97,2%) ed utilizzando quotidianamente la posta elettronica (52%). Usano moltissimo cellulare e DVD.
Prevalentemente uomini, di età tra i 25 e i 64 anni, con titolo di sudio elevato(33% laurea, 52% diploma). Vengono definiti "raffinati" per i consumi culturali di qualità: leggono i quotidiani (38,5%), visitano spesso musei, assistono a concerti di musica classica e vanno a teatro, hanno un'attività amicale intensa con partecipazione ad associazioni e fanno gite e viaggi con gli amici. Insomma, sono vivaci nel cyberspazio perché sono già vivaci nella vita reale.
I cybernauti sono comunque tra i "più distaccati dalla Tv" e sono una categoria destinata a crescere ed in continua evoluzione.
Scheda
Titolo: Il tempo del loisir
Sottotitolo: Media, new media e altro ancora
Autore: a cura di Isabella Mingo
Editore: Guerini Studio
Prezzo: 24,50 euro
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